PALERMO. Dodici produzioni, selezionate tra il centinaio pervenuto, di cui metà di autori europei. Sono questi i numeri della 13^ edizione di “Presente Futuro 2018” – Young Contemporary Performing Arts Festival and Prize, che si svolgerà al Teatro Libero dal 17 al 19 maggio.
Da quest’anno, oltre al consolidato rapporto con il Be Festival di Birmingham, il Teatro ha stabilito nuove collaborazioni con il FITT di Tarragona, con il Teatro San Materno di Ascona e in modo più stretto con il Dipartimento di Arte e Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma per sviluppare il progetto “Per fare il Teatro che ho sognato”. Collabora al Festival anche il sindacato dei Cobas che sostiene il progetto con un proprio premio.
Gli 11 progetti selezionati spaziano dall’ironica e divertente riflessione sulla questione generazionale, narrata e messa in discussione da “Generazione Why” della compagnia spagnola Teatro en Vilo di Madrid per un progetto di Andrea Jiménez Noemi e Noemi Rodríguez si passa all’inquietante scenario del rapporto del corpo con la propria stessa immagine, tra riflessioni e musica elettronica, in “Selfie”, di Giulio Boato della compagnia DoyouaDa di Venezia.
Lo studio sul corpo prende il via con “Borderlight” di Francesca Lombardo, e arriva al centro della ricerca di Edouard Hue, che in “Forward” ne mette in mostra l’onnipotenza in una coreografia intensa e scenica, e torna ancora in “The shape of water” di Sara Angius che riflette su quanto un’esperienza personale possa plasmare anche il corpo, oltre che la mente, di un singolo individuo finendo per condizionare una società.
C’è anche un rimando cinematografico, un omaggio a Ettore Scola, con “Une journée particulière” della compagnia francese Sibi e anche due progetti palermitani: uno di danza, “Blu ottobre” di Maria Stella Pitarresi e l’altro tra circo e teatro della compagnia Quintoequilibrio, “Esco, così mi perdo“, un progetto di Quinzio Quiescenti e Daniele Nash.
Infine non manca il sentimento declinato nell’amore di coppia in “L’amore ha i tempi dei Playmobil” di Elisa Pagani e perfino la vita e suoi stravolgimenti, invece, al centro di “Rien de nouveau dans le journaux” di Juan Duarte Mateos.
Uno dei 12 progetti in concorso sarà il vincitore del Minimo Teatro Festival, proseguendo la collaborazione con il Piccolo Teatro Patafisico.
Fuori concorso c’è invece “Everything is ok” di e con Marco D’Agostin: vincitore del “premio Teatro Libero di Palermo” del Be Festival 2017.
La giuria internazionale sarà composta dal direttore del Be Festival Miguel Oyarzun, dal direttore del Festival Internacional de Teatre de Tarragona (Fitt) Joan Negrié, dalla direttrice artistica dell’Anghiari Dance Hub Gerarda Ventura, dallo storico del teatro Nicola Fano e dal professore del Dipartimento di Storia dell’arte e dello spettacolo della Sapienza di Roma, Stefano Locatelli; loro assegneranno i cinque diversi premi in palio.
“Presente Futuro 2018” è sostenuto dal MIBACT, ideato, organizzato e promosso dal Teatro Libero di Palermo in collaborazione con i festival internazionali sopracitati, La Sapienza di Roma , e i Cobas per il progetto “Zero in condotta”e, quest’anno, fa parte del cartellone di “Palermo Capitale della Cultura 2018“.
Il dettaglio di tutta la programmazione sul sito del Teatro.