PALERMO – Rifiuti; marciapiedi dissestati; auto parcheggiate quasi in mezzo alla strada; bottiglie; tovaglioli; cartacce tra i cespugli; vasi per le piante rotti, in una parola sola degrado.
Ecco come si presenta ai turisti, di sabato mattina, piazza Sant’Oliva, a due passi da piazza Castelnuovo, nel cuore del centro storico, e agli stessi cittadini che, ovviamente non riescono e soprattutto, non vogliono abituarsi a questo scempio.
A raccontare questo disastro sono le foto che ha inviato un residente alla redazione de ilSicilia.it “Basta, siamo stanchi, non è possibile continuare a vivere in queste condizioni, dobbiamo stare attenti a ogni passo che muoviamo per i marciapiedi distrutti o per i rifiuti. Questa ‘Palermo, capitale italiana della cultura’ è una vergogna, all’estero raccontano solo favole per attirare i turisti, visto che la realtà è un’altra“. Questo parte del contenuto dell’e-mail che continua “Chiediamo a quest’Amministrazione di intervenire nel più breve tempo possibile, per chi ama questa città è davvero dura vederla ridotta in queste condizioni“.
Proprio l’altro giorno durante la seduta del Consiglio Comunale, che vedeva sul “banco degli imputati ” la Rap, sono intervenuti i consiglieri che hanno chiesto conto ai dirigenti della municipalizzata, presenti in Aula, dei motivi del “Servizio pessimo reso alla comunità in materia di raccolta rifiuti” affermano dall’associazione comitati civici Palermo, anche loro presenti in Aula.
Si è parlato di differenziata, di statistiche, di previsioni di crescita, di dati relativi al personale, di straordinari e addetti allo spazzamento. Il responsabile dell’Area manutenzione strade della Rap, Antonino Morvillo, ha illustrato i motivi per i quali le strade non vengono riparate spiegando in poche parole che “Con una sola squadra composta da quattro operai e con un mezzo ‘tappabuche’, fra l’altro a noleggio, ci vorrebbe un miracolo“.
Le associazioni che da tempo denunciano all’Amministrazione lo stato di degrado in cui versa la città affermano: “All’incontro in consiglio comunale mancavano gli attori principali, i responsabili ai sensi di legge a cui rivolgere le domande e pretendere risposte circostanziate. Infatti, la Rap, come Amap, Amat e Amg gas, è una società partecipata al 100% dal Comune di Palermo e soggetta a controllo analogo.
I veri responsabili – concludono – non c’erano e sarebbe stato interessante ascoltare le giustificazioni della Dirigente preposta al controllo sulle Partecipate e dell’assessore ai lavori pubblici e manutenzioni oltre che, ovviamente, del capo assoluto di questa Amministrazione, l’attuale sindaco, troppo impegnato nelle celebrazioni della capitale della cultura, forse“.