“E’ una battaglia del cuore, ma anche una battaglia contro il tempo. Senza la pace in Ucraina non ci sarà pace in Europa e nel mondo”. E’ Bruno Zecchetto, Anteas Cisl a far capire quanto calore c’è dietro quelle bandiere dell’Ucraina messe accanto a quella della pace nel tavolo dell’iniziativa della Cisl Messina. Quante paure, quanta amarezza e nell’insieme quanta generosità che Messina sta mostrando nei confronti di chi soffre, di chi fugge dalle bombe, di chi sta restando tra fame e macerie.
Nel saloncino del sindacato la presentazione dell’iniziativa a sostegno dei profughi. Insieme per la Pace è lo slogan dell’azione del sindacato messinese che, insieme alle associazioni Anteas Cisl e Anolf Cisl, ha aderito alla campagna nazionale della Cisl per sostenere la democrazia in Ucraina e ha illustrato tutte le iniziative messe in campo.
Il sindacato, intanto, a livello nazionale ha attivato un fondo per supportare progetti umanitari per i profughi, attraverso il conto corrente IT64M0103003201000004444436.
“È importante intanto rilanciare e spingere la campagna di raccolta fondi che la Cisl nazionale ha messo in piedi già da quasi un mese per supportare la Croce Rossa e dare aiuti alla popolazione ucraina – ha detto il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi – adesso serve continuare l’opera di sensibilizzazione ma, soprattutto, iniziare ad organizzare anche l’accoglienza delle persone che arriveranno nel nostro territorio. Occorre farlo in sinergia con tutti i canali dell’accoglienza, quelli del governo e delle prefetture, per evitare che si possa creare disagio ma soprattutto perché ci sono bambini, famiglie, donne che non possono rischiare di cadere in mani non sicure. Sotto questo aspetto stiamo lavorando sul territorio, con le parti sociali che vi operano, per garantire il supporto necessario a tutti”.
Messina non si è mai tirata indietro rispetto sia all’accoglienza che alla generosità ed anche in questo caso sono state numerose le dimostrazioni nei confronti peraltro di una comunità ucraina integrata in città. Presenti all’iniziativa anche alcune famiglie ucraine e Yohannes, etiope, che con il suo racconto ci ha raccontato che siamo tutti veramente fratelli ed ogni causa è la causa di tutti. A margine della conferenza stampa ilsicilia.it ha intervistato alcuni dei presenti. Abbiamo così potuto raccontare la storia di Tatiana che a 73 anni ha fatto un viaggio di 3 giorni per abbracciare la figlia a Messina, delle due leonesse Miroslawa e Tetiana che hanno portato 2 camion di aiuti in Ucraina e il racconto di Valentyna che ha il figlio a Chernobyl e ha piantato il grano perchè la fame sta arrivando insieme alle bombe.
Il presidente Anolf Cisl (associazione che tutela i diritti degli stranieri) Carlo Mastroeni, molto impegnata nelle ultime settimane ha ringraziato: “Grazie a Miroslawa, Tetiana, Budyka, Sergii, Liudmyla, Tatiana e Olha, nostri amici e fratelli che hanno condiviso con noi le loro sofferenze, le loro paure, il dramma da loro vissuto è stato raccontato attraverso lacrime e rabbia e ci riguarda tutti. Tutti siamo chiamati in prima persona a dire NO alla guerra, a mobilitarci e a rafforzare la nostra unità per fare fronte comune cercando la PACE. Grazie al nostro amico Yohannes, dell’Etiopia, che ci ha testimoniato come il mondo e in particolare l’Africa sia piena di guerre dimenticate e dove ad essere travolti sono sempre persone innocenti, donne e bambini”