Mentre la città di Palermo è nella morsa di cantieri infiniti (Anello e Passante ferroviario su tutti) non mancano le critiche alla qualità architettonica dei progetti e delle future fermate metropolitane.
Nei giorni scorsi un nutrito gruppo di Architetti e docenti universitari si è schierato apertamente contro i progetti della futura “Stazione Politeama”, suggerendo un concorso di idee per «salvare la piazza più famosa della città dal brutto, dall’assenza di gusto estetico e architettonico».
Ne abbiamo parlato con il presidente della Scuola Politecnica dell’Università di Palermo, il professore Maurizio Carta, docente di Urbanistica, tra i più famosi architetti palermitani (anche a livello internazionale) e promotore delle smart cities.
«Sono d’accordo con i colleghi: purtroppo c’è una severa mancanza di qualità architettonica nei progetti. Si è guardato solo all’essenza e alla funzionalità necessaria, senza tenere conto dei luoghi. Le fermate, le stazioni e i luoghi di risalita… Ma penso che siamo ancora in tempo per intervenire…».
L’intervista si apre però con una domanda specifica: sono davvero opere necessarie, visto che manca ancora il biglietto unico integrato? «Assolutamente sì. Su questo non v’è dubbio. Viviamo un momento delicato: siamo nella “tempesta perfetta”, perché sono lavori immaginati 15/20 anni fa, e che oggi si sono sovrapposti insieme. Le criticità sono necessarie per costruire la Palermo del futuro».
Il Comune però sta puntando tutto sul tram. «Serve assolutamente. Per completare le linee esistenti, che sono dei tronconi di un sistema più ampio. Nonostante le polemiche, nessuno oggi si oppone al tram o alle pedonalizzazioni. Semmai si discute su come farle meglio. È un grande segnale di maturità».
Tuttavia i tracciati delle nuove linee coincidono in buona parte col vecchio progetto della MAL (la metropolitana automatica leggera). Non è una sconfitta abbandonare quel progetto? «Penso che abbia pesato sulla scelta il timore di replicare i disagi già visti e che stiamo vivendo col Passante (vicolo Bernava per esempio, ndr) e l’Anello. L’estrema delicatezza, fragilità e – in alcuni casi – inadeguatezza del sottosuolo palermitano… Pesano poi i costi e i tempi. Siamo in una fase in cui dobbiamo recuperare gli anni perduti. Servono quindi soluzioni più rapide. Ben venga il tram».
Infine il professore Carta, che è stato anche assessore al Centro Storico nella Giunta Cammarata, rivela la cosa migliore e la peggiore fatta dalla giunta Orlando, in ambito urbanistico…
SCOPRI TUTTI I DETTAGLI NEL VIDEO IN ALTO