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La riunione

A/20, la vergogna del viadotto Ritiro: lavori sospesi. Bypass: chiesta più segnaletica

mercoledì 10 Maggio 2023

I messinesi per la verità non nutrivano grandi speranze né sulla mitigazione dei disagi né sull’ennesima tabella di marcia di conclusione dei lavori. Dopo 12 anni di parole sono abituati a rinvii, intoppi, scadenze non rispettate. Così il fatto che sta per iniziare un’altra estate infernale non sorprende più nessuno. Ma tant’è.

Dalla riunione di ieri pomeriggio nella Sala di Protezione Civile della Prefettura del Comitato Operativo per la Viabilità, l’unica buona notizia emersa, per quanto scontata, è la massima attenzione che dovrà essere posta per la segnaletica relativa al bypass Baglio (QUI), diventato quasi una trappola per gli automobilisti (tre incidenti in meno di quattro giorni). Quanto ai lavori al viadotto Ritiro c’è un nuovo stop.

All’incontro,  presieduto dalla prefetta Cosima Di Stani hanno preso parte il vice Sindaco del Comune di Messina Salvatore Mondello, i  Sindaci dei Comuni di Saponara, Villafranca Tirrena ed il rappresentante del Comune di Rometta, unitamente ai Comandanti della Polizia Metropolitana e Municipale di Messina, al Presidente e al Direttore Generale del Consorzio Autostrade Siciliane,  ed ai rappresentanti di ANAS e  118.

Le criticità della bretella, aperta con notevole ritardo rispetto agli annunci, sono emerse sin dalla prima ora, quando una Fiat 500 è andata a sbattere contro il guardrail causando l’immediato formarsi di file e disagi nonché la chiusura del Baglio. Stesso copione nei giorni successivi (QUI). Gli automobilisti hanno lamentato la carenza della segnaletica lungo la A/20 che “annunci” la presenza della bretella ma anche per comprendere meglio la viabilità successiva al bypass per quanti sono diretti ad esempio a Giostra e Boccetta e quanti invece devono proseguire lungo la tangenziale.

Tenuto conto delle importanti ricadute sulla sicurezza pubblica ed, in particolare, sulla sicurezza stradale, il Prefetto, sulla scorta delle indicazioni fornite dal Comandante della Sezione della Polizia Stradale, nonché dai Comandanti della Polizia Metropolitana e della Polizia Municipale a seguito di un apposito sopralluogo dagli stessi effettuato nella giornata di ieri sul tratto autostradale interessato, ha invitato il Consorzio autostradale ad adottare tutte quelle misure necessarie a ridurre il più possibile il rischio di incidenti attraverso l’implementazione della cartellonistica e della segnaletica, possibilmente luminosa.

Insomma, più informazione, ma resta il fatto che non sono ancora iniziati i lavori che stando al precedente comunicato, quello antecedente all’apertura del Baglio (QUI) avrebbero dovuto consentire in due settimane la possibilità di proseguire anche per chi volesse utilizzare lo svincolo del Boccetta (evitando quindi troppa confusione).

La tegola peggiore, anche questa comunque nell’aria da tempo, riguarda il fatto che l’impresa, la Toto Costruzioni, lamenta il mancato pagamento da parte del Cas di un saldo da 6 milioni di euro. Non è un caso che da dicembre i sindacati hanno ripreso a protestare per i ritardati pagamenti degli stipendi, i continui stop ai cantieri. Il presidente del Consorzio, Filippo Nasca, ha garantito che provvederà a velocizzare l’iter di un pagamento che risale ad un anno fa. Nel frattempo però i già rari operai che si vedono sul viadotto Ritiro cesseranno di andare in cantiere e i lavori, ancora una volta si fermeranno, facendo slittare, nel caso in cui qualcuno ci avesse creduto, la consegna prevista a novembre 2023. Data sulla quale nessuno avrebbe scommesso un euro.

LA RISPOSTA DELLA UIL

Sarà l’ennesima estate d’inferno per gli automobilisti che percorrono l’A/20, tra le criticità del bypass Baglio (QUI) e un’altra sospensione dei lavori al viadotto Ritiro annunciata dall’impresa (QUI). In entrambi i casi la Uil da tempo denuncia una situazione che è ormai un caso di incompiuta ampiamente annunciata (QUI). Ed il sindacato sottolinea proprio come le ripetute segnalazioni siano rimaste inascoltate.

Dobbiamo registrare che i disastrosi esiti della riunione convocata dalla Signora Prefetto di Messina dott. Cosima Di Stani riguardo lo stato dei lavori del cantiere del Viadotto Ritiro stanno pienamente confermando le reiterate denunce che, da molti mesi, abbiamo pubblicamente lanciato rispetto alle conseguenze sociali della grave crisi aziendale della Toto costruzioni- commentano Ivan Tripodi, segretario generale della UIL Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil tirrenica- Una crisi annunciata che si riverbera pesantemente sui lavoratori, i quali, allo stato, attendono il pagamento di due mensilità arretrate”

Il sindacato rileva come la sospensione dei lavori del Viadotto Ritiro comunicata dalla Toto costruzioni nel vertice tenutosi in Prefettura rischia di produrre immediatamente due aspetti drammatici che andranno ad impattare pesantemente sul territorio: da un lato il concreto rischio di consumare una tragica macelleria sociale che investe i circa 50 operai della Toto e contestualmente la “realizzazione” dell’ennesima opera incompiuta che, fra l’altro, provocherà enormi disagi alla viabilità cittadina e alla qualità della vita dei messinesi.

Quanto accaduto è inammissibile e carica di responsabilità il Cas che deve dare risposte chiare e precise. Dobbiamo fermare questo dramma sociale, evitare il tracollo occupazionale e lotteremo per ottenere la ripresa dei lavori di questo fondamentale cantiere cittadino”.

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