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E’ Pino Maniaci l’ospite della puntata numero 202 di Bar Sicilia, durante la quale il giornalista racconta la sua personale battaglia al direttore responsabile de ilSicilia.it Manlio Melluso e alla giornalista Marianna Grillo per salvare Telejato, la rete televisiva che è stata ‘spenta’ con l’avvento del digitale terrestre di seconda generazione.
Tra le piccole emittenti che non potranno più trasmettere in Sicilia perché non sono state ammesse alla graduatoria del nuovo digitale terrestre, infatti, c’è anche la combattiva Telejato, guidata da Maniaci, che in un vasto territorio tra Partinico e Corleone aveva un largo seguito occupandosi di inchieste sulla mafia. “Non c’è riuscita la mafia coi suoi attentati a farci chiudere, non ci sono riusciti pezzi del tribunale di Palermo e ci riesce lo Stato. Le nostre frequenze sono state vendute al 5g. In Sicilia ha vinto l’appalto la Rai in altre regioni Mediaset. Adesso per avere un canale tutto nostro è davvero tutto più difficile“, dice Maniaci.
Il combattivo giornalista siciliano non ha rinunciato ha trasmettere anche in questa difficile situazione, sebbene nella maniera non ideale: “Al momento trasmettiamo in streaming sul sito Telejato.it sui canali social e siamo riusciti ad avere su alcune reti, che ringrazio, alcune finestre per i telegiornali. Ho promesso di fare un telegiornale più soft per evitare di allungare la sfilza di oltre 380 querele che mi sono preso in questi anni“.
Maniaci sta combattendo una battaglia per riaccendere la televisione e ha lanciato per questo una raccolta fondi: “Per avere un canale tutto nostro servono 40 mila euro – spiega Maniaci – Abbiamo iniziato una sottoscrizione che sta andando bene. Ma questa non può essere la strada. Anche perché noi non vendiamo tappetti o elettrodomestici, facciamo informazione e abbiamo grossi limiti pubblicitari. In questi giorni, in queste settimane continueremo a lottare perché non vogliamo sparire”.