Ad ogni centimetro di cordolo in più, ad ogni nuova striscia bianca che delimita una pista ciclabile, al moltiplicarsi degli spazi sottratti al parcheggio, aumenta anche la protesta dei messinesi. L’allergia alla regolamentazione dei posteggi a Messina è da tempo un male incurabile (QUI) ma l’avvio di decine di cantieri (molti dei quali contestuali) sta favorendo il diffondersi a macchia d’olio della protesta (QUI). Così se i commercianti e i residenti delle zone maggiormente interessate alla rivoluzione della viabilità e delle ztl scelgono la strada di petizioni (QUI) e incontri con l’amministrazione nella speranza (fin qui vana) di piccoli passi indietro, c’è chi adotta la soluzione “alla messinese”: ignorare il codice stradale e anche le regole di civiltà.
PARCHEGGIO SUL CORDOLO
L’amministrazione continua ad installare cordoli e a impedirmi di posteggiare dentro il panificio o in doppia fila? Non mi scompongo e parcheggio accanto al cordolo, come se invece che un dissuasore sia invece un marciapiede di dimensioni ristrette. Praticamente è un posteggio lungo la corsia di marcia regolare, una sorta di “doppia fila senza la prima fila”, roba che in nessuna città civile può essere tollerata.
E gli altri che fanno? Vedendo la prima auto posteggiata in modo selvaggio, s’imbarbariscono allo stesso modo, incuranti del caos e dei disagi che causano alla circolazione.
CORDOLI SUI SENSORI
A onor del vero nei tanti cantieri di queste settimane di errori la giunta Basile ne ha fatti e nei giorni scorsi a scatenare le proteste dello stesso primo cittadino è stata l’apposizione di cordoli là dove ci sono stalli blu e persino i nuovi sensori (QUI)per scoprire se il posteggio è libero Basile è andato su tutte le furie perché non è possibile che la mano destra non sappia cosa fa la mano sinistra.
LA PETIZIONE
Nel frattempo l’ex consigliere comunale Salvatore Sorbello e tra i più attivi nell’opposizione all’amministrazione ha lanciato una provocatoria petizione su challenge.org. “Sindaco e assessore alla viabilità diano l’esempio e usino la bicicletta per recarsi a Palazzo Zanca”.
Ecco il testo che comunque in pochi giorni non ha entusiasmato i messinesi e le firme sono finora 33.
BASILE USI LA BICI
Sindaco, Direttore Generale e intera Giunta diano per primi l’esempio ed utilizzino la bici per arrivare a Palazzo Zanca risparmiando anche sulle auto blu. Gli assessori e il direttore generale che vengono dall’area Jonica dovranno lasciare la macchina al parcheggio di interscambio di Viale Europa e prendere il tram ogni mattina. Se lo faranno la città si adeguerà altrimenti dovranno sparire tutti i cordoli in centro e le ciclabili le spostano sui colli san Rizzo oppure in accordo con l’A.P. lungo il tratto della cortina del porto.