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Il caso

Messina, isola pedonale nel viale S. Martino: commercianti ricorrono al Tar

lunedì 30 Ottobre 2023

L’isola pedonale in un tratto del viale San Martino finisce all’attenzione del Tar (anche a scopo preventivo nell’ipotesi in cui “cresca”). Dopo le proteste dei mesi scorsi 14 commercianti della zona interessata (negozi di abbigliamento, farmacie, ristoranti, rivendite di tabacchi) hanno deciso di presentare ricorso al Tar contro questa parte del Piano urbano di mobilità sostenibile. Nel mirino la tanto contestata isola pedonale tra piazza Cairoli e via Santa Cecilia che da dicembre 2022, a fasi alterne, è stata pedonalizzata. Il Pums per la verità è ancora all’esame del consiglio comunale ma nel frattempo l’isola pedonale con delibera di settembre è diventata permanente (7 giorni su 7 e 24 ore su 24) fino all’epifania 2024 (QUI).

L’ISOLA CALATA DALL’ALTO

L’idea dell’amministrazione è quella di renderla definitiva. Ma i 14 esercenti non sono d’accordo. In sintesi, affidandosi all’avvocato Giuliano Saitta, che l’originaria visione del Piano prevedesse la pedonalizzazione di tutt’altra area e che invece l’attuale impostazione oltre a “puntare pericolosamente” verso l’estensione di tutto il viale San Martino fino a Villa Dante, non è stata concertata, né basata su dati concreti o esigenze effettive, è insomma fine a sé stessa, “un’isola” piombata dall’alto anche sotto il profilo delle scelte strategiche. Fondamentale per i ricorrenti anche la conseguenza negativa per le vendite. L’atavica abitudine dei messinesi di posteggiare davanti alla porta del negozio renderebbe l’isola la peggior nemica dei commercianti che propongono, al massimo, la soluzione “light”, ovvero un’isola pedonale solo nei week (da venerdì sera a domenica notte).

NO ALLA SUPER ISOLA

Uno dei punti del ricorso è quello che evidenzia come il Pums prevedesse una super isola, da piazza Cairoli a Villa Dante, mentre invece il  Piano generale del traffico urbano aveva individuato un’unica area pedonale tra piazza Duomo e piazza Cairoli. “Il Comune ha deciso di istituire un’area pedonale di lunghezza quasi doppia rispetto a quella già prevista, senza fare cenno ad alcun dibattito di natura politica o tecnica, senza alcun confronto con la cittadinanza e senza la previsione di proposte progettuali alternative”.

L’amministrazione comunale si è affidata all’avvocato Santi Delia.

E SE CRESCE?

Sulla vicenda interviene il presidente della Terza Municipalità Alessandro Cacciotto che da mesi sollecita l’amministrazione sulle richieste dei commercianti e dei residenti della zona a sud del viale S. Martino (tratto viale Europa-villa Dante) allarmati dalla progressiva estensione della pedonalizzazione e soprattutto rimasti senza risposta rispetto a una serie di richieste.

I TIMORI DELLA MUNICIPALITA’

Apprendo che Legambiente dei Peloritani e Associazione democratica inquilini Sicilia vogliono l’estensione dell’ isola pedonale fino a Villa Dante- spiega Cacciotto– Sull’argomento ricordo che il Consiglio della Terza municipalità alcune settimane addietro ha consegnato all’ Amministrazione comunale una petizione con più di 200 firme promossa dai residenti e commercianti del tratto di Viale San Martino compreso tra Viale Europa e Villa Dante”.

Con la petizione  (QUI) è stato chiesto:
1) sosta breve, anche con disco orario, su un lato della strada carrabile, lungo il tratto di viale San Martino compreso tra Viale Europa e Villa Dante;

2) no alla doppia pista ciclabile, sì ad una solo lato della carreggiata.

3) no al progetto di area pedonale lungo il tratto di Viale San Martino compreso tra Viale Europa e Villa Dante.

Alla trasmissione della petizione (QUI)  è seguito nelle scorse settimane un incontro in sala Giunta tra il Consiglio della Terza municipalità, un rappresentante dei sottoscrittori della petizione ed il vicesindaco nonché assessore alla Mobilità e Viabilità Salvatore Mondello. “Quest’ ultimo – ricorda il presidente Cacciotto – ha escluso la possibilità che nel tratto di Viale San Martino compreso tra Villa Dante e Viale Europa si possa realizzare la posta ciclabile solo su un lato della carreggiata e che invece, come da progetto, interesserà entrambi i lati. Ha conseguentemente escluso la possibilità di realizzare dei parcheggi con disco orario su un lato della carreggiata”.  In sintesi ha detto no alle proposte dei 200.

Mondello ha invece escluso, almeno al momento, l’ipotesi di estensione della pedonalizzazione fino a villa Dante. Ma visti i chiari di luna il presidente Cacciotto preferisce vigilare su possibili evoluzioni e ribadisce la richiesta di audizione in Commissione viablità ricordando che “Questo tratto di  Viale San Martino, quello compreso tra Villa Dante e Viale Europa, è da sempre cresciuto e vissuto all’ ombra del più conosciutissimo e frequentato Viale San Martino, compreso tra Viale Europa e Piazza Cairoli”.

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