Danza e linguaggi contemporanei nel segno della divulgazione culturale e della formazione professionale, questo è il Festival ConFormazioni, che si svolgerà a Palermo nell’ultima settimana di aprile, dal 26 al 29.
Giunto alla sua seconda edizione ConFormazioni è realizzato su iniziativa di Muxarte, con la direzione artistica di Giuseppe Muscarello, e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e della Fondazione Sant’Elia, con la collaborazione del Teatro Biondo di Palermo.
ConFormazioni ospiterà compagnie e giovani artisti tra i più significativi del panorama della danza nazionale ed internazionale: uno sguardo sul mondo della creazione contemporanea e dodici spettacoli che daranno vita ad una poetica multiforme.
L’attenzione del Festival è rivolta anche alla formazione, per questo il programma prevede una sezione dedicata a workshop di danza contemporanea e teatrodanza, proposti dagli stessi coreografi e da docenti esterni che saranno ospitati durante il festival. Quest’anno il tema sarà “La memoria” nell’accezione più ampia del termine.
In programma anche un evento urbano che coinvolgerà spettatori occasionali sulla scalinata del Teatro Massimo, con un’istallazione corporea dal titolo “Sorgente” di Franca Ferrari, presentata nell’ottobre 2013 al museo MAMbo di Bologna in occasione della IX edizione della Giornata del contemporaneo, e nel novembre 2016 alla Triennale di Milano nell’ambito del festival “Più che danza”.
“Quest’anno ci interessa individuare chiare progettualità e investire anche su artisti emergenti. Questo è un rischio che ci piace correre! – afferma Giuseppe Muscarello – Proveremo a riflettere sul fatto che oggi, forse, non c’è una chiara chiave di lettura per interpretare il nostro tempo”.
Sono previsti anche due incontri: il primo, “Memoria e trasmissione” è a cura di Roberto Giambrone con il prezioso intervento di Alessandro Pontremoli dell’Università di Torino. Si svolgerà al Teatro Biondo di Palermo ed è pensato soprattutto per gli studenti del liceo coreutico, per le scuole d’arte e per i giovani danzatori. Costituirà una valida occasione di confronto, studio e approfondimento di pratiche e strumenti del sistema danza. I partecipanti avranno la possibilità di arricchire il proprio bagaglio formativo, sia creativo che tecnico all’interno di un contesto che consentirà agli artisti e agli operatori culturali di incontrarsi con studiosi come Pontremoli e Giambrone per condividere visioni e percorsi.
Il secondo incontro/laboratorio, all’Ex Noviziato Dei Crociferi, sarà tenuto da Roberto Zappalà, il quale parlerà del suo “Omnia Corpora”, una riflessione coreografica e concettuale che si spinge verso l’indagine del corpo. Un focus sul lavoro del coreografo siciliano anche con una dimostrazione pratica aperta a tutti.
Importanti direttori artistici di altri festival saranno presenti: tra questi Roberta Nicolai (Teatri Di Vetro), e Angela Fumarola (Armunia Festival), figure di spicco per creare nuove sinergie e nello stesso tempo avere la possibilità di confrontarsi con autorevoli operatori, offrendo alle compagnie ospitate la possibilità di circuitazione. ConFormazioni quindi sarà anche una vetrina per le giovani compagnie.
Particolare attenzione è stata dedicata in questa seconda edizione ai luoghi del Festival, con la scelta di spazi urbani rappresentativi della città e location di prestigio come Palazzo Riso, sede del Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia (che nei giorni del festival proporrà agli spettatori biglietti a un prezzo ridotto per le mostre in corso così da poter fruire ad un prezzo accessibile sia degli spettacoli che delle esposizioni), il Piccolo Teatro Patafisico, suggestivo spazio situato all’interno di un padiglione dell’ex-Manicomio di Palermo, struttura recuperata e interamente restaurata, l’Ex Noviziato dei Crociferi, splendido complesso architettonico del XVII secolo, che ospiterà i workshop.
Un festival nomade, questa è la vera identità di ConFormazioni. Spazi diversi per aprirsi ad un pubblico sempre più ampio e diversificato con l’obiettivo di attraversare la contemporaneità, di intercettare il delinearsi di nuove identità e soggettività nell’ambito dello spettacolo dal vivo portando sul territorio, e quindi ampliando, il dibattito sui mutamenti del sistema danza in Italia e all’estero. Il Festival vuole mettere al centro la creazione contemporanea, dare allo sguardo la responsabilità di individuare, di cercare dove si nasconde oggi la forza del nuovo.
Soprattutto negli ultimi anni i festival culturali sono diventati sempre di più elemento identitario del patrimonio culturale del territorio, dimostrando capacità di creare aggregazione sociale e di innescare rilevanti effetti sul tessuto economico.
Sulla base di questa considerazione, supportata da numerose ricerche e approfondimenti, Conformazioni ha l’ambizione di crescere nel tempo e di diventare, anno dopo anno, un appuntamento fisso.
“L’obiettivo, non meno importante – conclude Muscarello – è formare non solo i danzatori che ogni anno si confrontano col mondo professionale, ma anche stimolare e invogliare alla danza un nuovo pubblico. L’impegno sarà a 360 gradi nell’ambito della cultura! Operare in questa direzione è la nostra missione”.