“Quando la politica entra a gamba tesa nel mondo della scuola e della sua autonomia, è perché la cultura fa paura. Quello che sta accadendo a Partinico sull’intitolazione negata, da parte della giunta comunale, del Liceo scientifico a Peppino Impastato fa molto riflettere. La partita si gioca tutta sul terreno ideologico, mantenere l’intitolazione a Santi Saverino iscritto prima al partito Fascista e poi eletto senatore nella Democrazia Cristiana con voli pindarici che virano verso un giustificazionismo storico becero e pericoloso“.
Così Mari Albanese, responsabile del dipartimento “Antimafia sociale” del Pd Sicilia.
“Alla famiglia Impastato mi lega un rapporto di affetto e di impegno. So bene quali – aggiunge – ferite si aprono ogni volta che la memoria di questo giovane ucciso barbaramente dalla mafia, viene oltraggiata e derisa. Ma desidero andare oltre. Peppino Impastato rappresenta il patrimonio culturale più bello della nostra terra. Esempio fulgido di coraggio e bellezza soprattutto per le nuove generazioni che – prosegue – si avvicinano all’impegno sociale antimafia di cui abbiamo ancora tanto bisogno. Questa diatriba, tutta siciliana nei modi, palesa uno spettacolo dialettico misero: l’arroganza del potere che desidera mantenere lo status quo, cancellare ombre che non si possono cancellare e mortificare la scelta democratica di una scuola e dei suoi studenti. La notte è ancora lunga, ma non permetteremo che la memoria di Peppino venga mortificata e – conclude – con lui tutte le siciliane e i siciliani onesti. Come non permetteremo che la democrazia venga risucchiata in nome di un revisionismo storico che non potrà mai abbellire gli orrori del ventennio fascista“.