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I piatti

A tavola, felici come una “Pasqua”

mercoledì 27 Marzo 2024
tavolata Holmes

A noi siciliani per essere felici come una Pasqua basta ritrovarci a tavola e gustare, o divorare, scegliete voi il verbo che preferite, le pietanze di una qualsiasi domenica. Figuriamoci nelle feste comandate. In questi appuntamenti di grande convivialità in cui un pranzo dura da minimo 4 ore a un massimo non quantificabile, con pausa breve per, poi, “puliziarsi” pure i rimasugli, mi viene in mente un aforisma trovato sul web, di Alex Setolosi, che recita: “L’appetito è un’arma a doppia teglia”. Detto ciò, avvertendo che questo articolo è solo per stomaci robusti e allenati, iniziamo col tourbillon di pietanze pasquali.

Anelletti al forno

Al solo nominarli fanno venire la fame pure a chi fame non ha e da qui la locuzione latina, rivisitata: “Ubi anelletti, inappetenza cessat”.

 

anelletti-siciliani-melanzane

 

Ingredienti

1 kg. di anelletti

1 kg. di carne macinata (metà vitello e metà maiale)

300 g. di piselli

4 uova sode

2 etti di prosciutto cotto

2 etti di parmigiano grattugiato

burro

1/2 litro di salsa di pomodoro

1/2 litro di besciamella (fatta a casa o comprata)

2 melanzane lunghe

olio

Sale

Procedimento

Fare un soffritto con cipolla, sedano e carota e a metà cottura versare la carne macinata.

Quando è ben rosolata, aggiungere un bicchiere di vino rosso e salare.

Dopo aver fatto assorbire il vino, aggiungere la passata di pomodoro. Farla cuocere a fuoco bassissimo per un’oretta.

In una casseruola, intanto, far soffriggere la cipolla, buttarvi i piselli e salare.

In padella friggere le melanzane lunghe e a tocchetti in abbondante olio e, a cottura ultimata, sistemarle in carta assorbente e salare.

Preparazione besciamella (buona anche quella comprata)

Fare tostare 1 etto di burro con 4 cucchiai di farina.

Aggiungere 1/2 litro di latte tiepido e fare addensare come la crema.

Tolta dal fuoco, aggiungere parmigiano a piacere.

Preparazione anelletti al forno

Fare bollire gli anelletti in acqua bollente salata e colarli molto al dente.

Mescolare alla pasta metà di sugo, besciamella, piselli e parmigiano a piacere.

In una teglia oliata, e spolverizzata di pangrattato, procedere a strati: uno di anelletti conditi; il sugo rimasto; uova sode e prosciutto cotto tagliati sottilmente; melanzane fritte a tocchetti e parmigiano grattugiato. Ripetere un secondo strato e, all’ultimo, tocchetti di burro, pangrattato e parmigiano.

Infornare a 180 gradi per circa 20 minuti. Capirete che è pronta non appena si sarà formata una leggera crosticina.

Per renderla più scenografica aggiungere un rametto di basilico.

 

Pasta ‘Ncasciata

E’ un piatto per cui anche gli dèi scenderebbero volentieri dall’Olimpo che, di solito, la si distingue tra ‘ncasciata, che significa “in cascia“, incassata, e ‘ncaciata, abbondantemente cosparsa di formaggio. La nostra sarà una ‘ncasciata ncaciata, una pasta al forno sui generis in un solo strato, ricca di formaggio e di tanti ingredienti da acquolina in bocca.

 

Pasta 'Ncasciata Montalbano

 

Ingredienti

600 g di maccheroncini o sedani rigati

200 g di caciocavallo fresco

200 g di carne tritata

50 g di mortadella o salame

2 uova sode

4 melanzane

200 g di pecorino grattugiato

salsa di pomodoro

mezzo bicchiere di vino bianco

basilico

olio, sale e pepe

Procedimento

1.Tagliate le melanzane a fette e friggetele.

2. In un tegame, con olio abbondante, mettete il tritato e sfumatelo col vino; completate la cottura aggiungendo qualche cucchiaio di salsa di pomodoro.

3. Lessate la pasta, scolatela al dente e conditela in una zuppiera con la salsa di pomodoro.

4. Ungete una teglia, spolverizzatela di pangrattato e versatevi i maccheroncini alternandoli a strati di carne tritata, melanzane fritte, formaggio grattugiato, basilico, uova sode, caciocavallo fresco e salame o mortadella tagliati a fette.

5. Ultimate la vostra ‘ncasciata con uno strato di pasta con melanzane, salsa e molto pecorino.

6. Mettete in forno caldo per circa 20 minuti, sarà pronta quando il formaggio, sciogliendosi, avrà creato una leggera crosta dorata.

 

Falsomagro o Bruciuluni

Una tra le ricette più gustose e succulenti della nostra tradizione è sua Maestà “u Bruciuluni“, Falsomagro in italiano. In effetti il suo nome italico ha un senso perché, guardandolo, sembrerebbe un figurino, stretto e lungo com’è, ma tagliandolo ecco la sorpresa: un rotolo ripieno di ogni bontà, ciccioso, altro che magro e, solo per l’inganno della vista, chiamato “falso”. Questo secondo piatto è così buono che una sola fetta non vi soddisferà e vi ritroverete satolli, ma non disgustati, e desiderosi di arrivare alla cena per poterlo nuovamente gustare. Esagerata? Sprofondiamo in questo simbolo del piacere e capirete che non lo sono affatto.

 

falsomagro

 

Ingredienti

1 kg di fesa di vitello, in un’unica fetta

4 uova sode

100 g di pangrattato

4 fette di mortadella

150 g di salame

150 g di caciocavallo fresco

100 g di caciocavallo grattugiato

1 mazzetto di prezzemolo

1 cipolla

olio extravergine di oliva

1 bicchiere di vino rosso

salsa di pomodoro

sale e pepe q.b.

Procedimento

1. In una terrina sbriciolate la mollica di pane raffermo; aggiungete il trito di prezzemolo, il caciocavallo grattugiato, il caciocavallo e il salame a pezzetti, la cipolla tagliata finemente, sale, pepe e olio per ammorbidire la farcia.

2. Stendete la carne, battetela con il batticarne, salate e pepate. Adagiate sulla fetta la mortadella, versate nella sua parte centrale il ripieno, con adagiate sopra le uova sode intere, e arrotolate la carne, legandola con dello spago da cucina.

3. Scaldate in padella 5 cucchiai di olio extravergine di oliva e rosolate “u bruciuluni”, rigirandolo spesso per farlo dorare da tutti i lati. Bagnatelo col vino rosso, lasciando che evapori.

4. Preparate una buona salsa, immergetevi il rotolo e fatelo cuocere a fuoco lento. Per capire se è pronto, pungetelo con la forchetta.

5. A cottura ultimata, toglietelo dal sugo, facendolo raffreddare completamente.

6. Tagliatelo a fette e, per farlo insaporire, riponetelo nuovamente nell’intingolo rosso.

 

Uovo di cioccolato con sorpresa

Adesso per la gioia dei più piccoli e, anche dei grandi, invece della cassata siciliana, ci tuffiamo nell’uovo di cioccolato. La ricetta, semplicissima, sarà accolta con gridolini di piacere dai “diversamente” chef. D’altronde, dopo due primi e un secondo camurrusi, ci voleva o no un dolce meno ‘nghirriuso?.

 

Uovo Pasqua

 

Ingredienti

· 1 uovo di Pasqua

· 1 confezione di mascarpone

· caffè q.b.

· zucchero q.b.

· 1 colomba pasquale

Procedimento

1. Prendete un uovo di Pasqua e dividetelo a metà, sarà il vostro piatto di portata.

2. In una ciotola versate il mascarpone, il caffè zuccherato a vostro piacimento e iniziate ad amalgamarlo fino a quando diventerà una morbida crema.

3. Nel frattempo riempite la metà dell’uovo di cioccolata con i cubotti di colomba inumiditi col caffè e, dopo qualche minuto, spalmatevi sopra la crema di mascarpone, un altro strato di colomba, sempre bagnato di caffè, e un altro strato di crema.

4. Alla fine di questi facilissimi passaggi, spolverizzate con cacao amaro e guarnite con piccole uova di cioccolata. Chiudete con l’altra metà dell’uovo di Pasqua e mettete in frigo.

A fine pranzo, i vostri amici vedranno arrivare l’apparentemente scontato “uovo di Pasqua”, che custodirà una morbida sorpresa al suo interno. Si leccheranno i baffi, i pizzetti, le barbe e chi non li ha, le facciuzze glabre.

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