Scatta da oggi il ricorso al fondo di integrazione salariale per 13 settimane per 3.164 lavoratori del call center Almaviva Contact di Palermo, ai quali i contratti di solidarietà sono scaduti il 30 novembre scorso. I sindacati sono preoccupati e temono ritardi nei pagamenti di parte dell’ammortizzatore sociale, mentre resta ancora da sciogliere, in parte, il nodo dei trasferimenti dalla Sicilia alla Calabria: da lunedì scattano i primi trasferimenti da Palermo a Rende per una prima tranche di lavoratori impiegati nella commessa Enel in scadenza a fine dicembre. Nei giorni scorsi i sindacati hanno inviato una lettera al viceministro Teresa Bellanova per chiedere la convocazione di un incontro urgente al ministero dello Sviluppo economico.
Per le organizzazioni sindacali, infatti, sarebbe in parte stato disatteso l’accordo sui trasferimenti siglato al Mise a novembre scorso tra Exprivia, la società che si è aggiudicata la commessa Enel, Almaviva Contact, il governo e i sindacati. L’accordo prevedeva il passaggio di 297 operatori di Almaviva Contact su 395, da quest’ultima ad Exprivia, su base volontaria. Ma la società, secondo i sindacati, avrebbe dichiarato la propria disponibilità ad assumere 257 lavoratori su 297 indicati nell’intesa ministeriale. In totale sono 62 i dipendenti del call center palermitano, che tra il 19 dicembre e il 9 gennaio dovrebbero prendere servizio a Rende.
“Siamo preoccupati – dice Eliana Puma della Fistel Cisl di Palermo – l’azienda non ha chiarito la percentuale di ammortizzatore sociale che intende applicare a Palermo. C’è un clima di grande incertezza che non aiuta le relazioni industriali. Sollecitiamo un incontro al ministero dello Sviluppo economico sul nodo dei trasferimenti da Palermo, e auspichiamo soluzioni anche per Roma e Napoli“.