Un’associazione «nuova e aperta a tutti» che persegue obiettivi precisi. Per citarne solo alcuni: «incentivare i paesaggi delle terre alte di Sicilia» ma anche «valorizzarne il patrimonio culturale» . Nasce, così, in condivisione d’impegno di un percorso iniziato il 14 aprile 2015, l’associazione “Zone franche montane Sicilia” composta dal presidente Vincenzo Lapunzina, dal vicepresidente Alberto Virga, dal segretario Vincenzo Spinelli, dal tesoriere Salvatore Cassisi e dai soci fondatori Giuseppe Cità, Giuseppe Dinolfo, Carmelo Giunta, Stefano Marabeti, Davide Miletti, Antonio Polito, Carlo Ramo, Santo Sauro e Calogero Spitale.
L’associazione non ha scopi di lucro e intende promuovere e svolgere la propria attività nel settore sociale per la tutela dell’ambiente, della salute, dei diritti dei cittadini e quindi dello sviluppo dell’economia nei comuni montani della Sicilia. E poi incoraggiare la cultura d’impresa, contribuire alla crescita e allo sviluppo dei territori più svantaggiati. Proporsi, dunque, come luogo d’incontro e di aggregazione di interessi socio-economici e culturali.
«Siamo convinti – spiega Lapunzina – che la difesa del diritto di residenza nelle aree di montagna della Sicilia sia fondamentale. Ed è ancora più importante manifestare la più ferma opposizione contro chi ignora, disattende e ostacola tale diritto».
In tal senso la politica interpreta un ruolo da protagonista. Nei giorni scorsi una delegazione del comitato è volata a Roma per incontrare la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberta Casellati. Che ha confermato la propria disponibilità a vigilare sul “percorso giusto” che dovrebbe portare all’approvazione del disegno di legge per l’istituzione delle Zone franche montane in Sicilia.