L’approvazione del ‘collegato’ all’ARS va a rilento. Quest’oggi in Aula, dopo aver votato positivamente il rendiconto generale dell’Assemblea, sono stati approvati tre articoli (10, 13, 16) in merito al ddl, discusso dai deputati regionali a Palazzo dei Normanni.
L’articolo 10 dice che, alle organizzazioni iscritti all’albo degli intermediari finanziari non si applichi più una norma del 2005. Quindi non sarà più presente negli organi di controllo un rappresentante della Regione.
L’articolo 13, riguarda le opere incompiute per cause naturali ed interventi in merito ad impianti sportivi. I comuni pare che possano spendere i soldi che erano destinati alle incompiute, appunto, per cause naturali. A questo scenario, la Regione dovrebbe impiegare le proprie risorse attraverso il piano operativo complementare per l’impiantistica sportiva ad altri interventi purché riguardanti lo sport.
L’articolo 16 si occupa della spesa e compensi dell’Oiv (Organismo Indipendente di valutazione).
Mentre, l’articolo 11 che riguarda la ricognizione del patrimonio immobiliare della Regione, è stato riinviato alla commissione bilancio, per essere nuovamente discusso.
Il deputato Nuccio Di Paola del Movimento 5 stelle rivolgendosi all’Assessore al Bilancio, Armao, ha dichiarato: “Questo articolo prevede la ricognizione straordinaria della situazione patrimoniale della regione. Ce lo chiede anche la Corte dei Conti. Ma il dossier fatto nel 2009 per quanto riguarda la situazione patrimoniale, dove la Regione ha speso 91 milioni di euro, che fine ha fatto? E’ stato creato un server utile per la ricognizione. Ora volevo capire se questo server, è stato in qualche modo consultato da parte di funzionari e dipendenti”.
Non si lascia attendere la risposta di Armao: “Non abbiamo certezza del tempo che ci vorrà per avere accesso al server. È mia responsabilità che si arrivi a una soluzione di questa vicenda giudiziaria nel più breve tempo possibile. Il rischio nel frattempo è che si allunghino i tempi per realizzare un adempimento che è previsto dalla legge sulla contabilità pubblica e che ci chiede anche la Corte dei conti”.