Il centrodestra ritrova i numeri e approva la legge stralcio dell’ultima finanziaria regionale.
La norma più rilevante del documento prevede la fusione fra Ircac (Istituto regionale per il credito alla cooperazione) e Crias (Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane) con 33 voti a favore e 27 contrari. Centrato dunque l’obiettivo fortemente voluto dal vicepresidente della Regione Gaetano Armao.
Critico il deputato del Pd Antonello Cracolici: “Il ddl ‘collegato’? E’ un elenco di marchette del governo Musumeci”, mentre il capogruppo dem ha commentato: “fusione Ircac-Crias? Non è riforma, è solo uno spot”. Per il capogruppo di #diventeràbellissima Alessandro Aricò invece : “sono stati approvati provvedimenti di buon senso e invece di sterili ed immotivate polemiche ci saremmo aspettati da tutti un confronto costruttivo”.
Nel corso della seduta di ieri inoltre l’Ars ha eletto due nuovi componenti del Consiglio di Presidenza dopo che la recente modifica del regolamento parlamentare ha elevato da tre a cinque il numero dei Deputati Segretari, in modo da consentire la rappresentanza di tutti i gruppi parlamentari. I due nuovi componenti sono Gaetano Galvagno del gruppo di Fratelli d’Italia che ha ottenuto 20 voti ed Edy Tamajo di Sicilia Futura al quale sono andati 16 voti. Un altro parlamentare di Fratelli d’Italia, Elvira Amata, ha ottenuto 19 voti ma non è stata eletta perché non può essere eletto più di un deputato segretario per gruppo parlamentare.
Si è chiusa così una pagina complicata in cui, in più occasioni, la maggioranza ha’ sbandato’ su sè stessa ed è stata costretta a mettere fuori, con norme che devono ancora trovare una soluzione parlamentare come quella dell’Ente sviluppo agricolo, da riorganizzare alla fine della sintesi da trovare tra Palazzo d’Orleans e FI e quella sulla riforma degli IACP.
Adesso il parlamento siciliano tornerà a confrontarsi con i disegni di legge sui rifiuti con la proposta del governo e quella presentata dai 5stelle e con il ddl pesca.