Si inaugura sabato 2 marzo (ore 18,30), presso la galleria Giuseppe Veniero Project, la “Mostra di Sbaglióni” di Sabrina D’Alessandro, archeologa del linguaggio e fondatrice dell’Ufficio Resurrezione, ente preposto al recupero di “parole smarrite benché utilissime alla vita sulla terra“.
Lo “sbaglione“, spiega l’artista, è l’aggettivo antico appioppato a chi commette molti errori.
L’esposizione, frutto anche di una residenza d’artista nella città durata 13 giorni, ospite della Galleria, presenta lavori sull’errore e sull’errare, alcuni prodotti durante la residenza, altri selezionati dall’“archivio di errori” inevitabilmente commessi in dieci anni di attività artistica.
Per la sua ricerca sull’umano errare la D’Alessandro, che vive e lavora a Milano, si è anche addentrata tra i meandri del dialetto siciliano, frequentando le biblioteche e relazionandosi con le persone incontrate vivendo la città: dalla Classifica dei vizi capitali secondo numero di sinonimi siciliani alla Pietra Sbagliona, l’artista mette in mostra una ricerca che riguarda tanto l’errare umano quanto l’errare proprio, sublimato attraverso l’“esposizione-espiazione” dello sbaglio come oggetto artistico.
Il risultato è un lavoro su carta tanto etereo nella forma quanto implacabile nei contenuti.
Un esempio in questo senso è una copia del suo “Libro delle parole altrimenti smarrite” (Rizzoli 2011) autografato con dedica per un progetto a Berlino e mai spedito.
Altri lavori, invece, sono “falsi errori”, che per l’artista hanno un valore formale oltre che concettuale: “Sbaglione propriamente fu aggettivo atto a definire una persona che commette molti errori, per cui, sbagliando, si chiameranno qui sbaglioni anche gli errori in sé. In particolare quelli marchiani o irripetibili. L’unica cosa veramente sbagliata sono gli errori che si ripetono sempre. Finché nell’errore c’è diversità, c’è imprevisto. E dunque una nuova possibilità.”
Ingresso libero fino al 30 marzo 2019; orari e giorni di apertura sul sito della Galleria.