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Roma candidata

Atenei a sostegno di Expo 2030. Cuzzocrea (Crui): “Università hub internazionale per la formazione”

venerdì 20 Gennaio 2023

Nel corso di un evento alla Farnesina, alla presenza del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Antonio Tajani, del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, del Presidente del Comitato Promotore Giampiero Massolo, del presidente Crui Salvatore Cuzzocrea e dei Rettori delle Università italiane è stato suggellato il sostegno del mondo accademico alla candidatura di Roma a ospitare Expo 2030.

Il ministro Antonio Tajani ha sottolineato che anche se “la competizione per EXPO 2030 è molto serrata, come Italia abbiamo tutte le carte in regola per vincere la partita” grazie anche all’eccellenza del nostro sistema di formazione che il Governo è determinato a valorizzare al meglio quale effettivo ed efficace strumento di politica estera.

“Su Expo 2030 Roma il Ministero dell’Università e della Ricerca (il MUR) – ha spiegato il Ministro Bernini – è impegnato in prima linea, così come tutto il sistema delle università che da subito ha messo a disposizione la rete di relazioni internazionali a sostegno della candidatura di Roma. Il MUR vuole essere un collettore di opportunità e per questo vogliamo offrire al Comitato Expo 2030 Roma la nostra struttura di relazioni per rendere ancor più conoscibile l’offerta“.

All’incontro hanno preso parte anche il Presidente SNA e Presidente Comitato Scientifico Expo 2030 Roma Paola Severino, il Consulente creativo della visione strategica di Expo 2030 Roma Carlo Ratti, il Presidente CRUI e Rettore Università degli Studi di Messina e Salvatore Cuzzocrea, che hanno valorizzato l’impegno finora profuso dal mondo accademico italiano a favore della candidatura, anche attraverso la disponibilità a dedicare alla campagna circa 800 borse di studio.

Come ricordato anche dal Comitato Promotore, il lavoro sinergico con il mondo accademico è uno dei pilastri della candidatura italiana, che vede nella formazione un fattore fondamentale per la costruzione a livello globale di una nuova generazione della sostenibilità.

Al termine dell’evento è stata firmata una dichiarazione programmatica, sottoscritta dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) in rappresentanza degli atenei e dal Comitato Promotore, che delinea le linee dell’impegno dell’accademia a sostegno della candidatura e richiama il mondo accademico a uno sforzo ulteriore sui temi della sostenibilità, centrali nel dossier di candidatura.

La dichiarazione della Conferenza dei Rettori

 Il sostantivo “Università” deriva dalla parola latina Universitas che significa “l’insieme di tutte le persone appartenenti a una comunità definita”. È infatti nel significato stesso del sostantivo “Università” che risiede lo scopo cardine della missione che gli atenei italiani intendono intraprendere. Ci rivolgiamo infatti ad una nuova comunità universale che vada oltre il tempo e l’inquadramento geografico. L’Expo che Roma si candida ad organizzare nel 2030 è stata immaginata non come un evento autocelebrativo, ma come l’epicentro di un nuovo movimento per diffondere il sapere e quindi creare e formare una nuova generazione della sostenibilità. Expo 2030 Roma sarà infatti un percorso verso la creazione di un nuovo Parco della “Conoscenza Aperta e Collaborativa per Persone e Territori Sostenibili”.

L’educazione, la formazione e quindi la scuola e le Università sono elementi e partner essenziali ed imprescindibili della candidatura italiana. Tuttavia, l’obiettivo di Expo è un obiettivo universale che va oltre i confini nazionali.

Per questo motivo il mondo accademico italiano si pone al servizio di un rinnovato movimento per la costruzione di una prima e globale generazione della sostenibilità. La pandemia ha purtroppo insegnato ai nostri ragazzi cosa vogliano dire comportamenti collettivi per raggiungere il bene comune. È giunto il momento di andare oltre: non dobbiamo formare le nuove generazioni solo in nome delle emergenze, ma nel nome del cambiamento voluto e perseguito, per un mondo migliore, un mondo, in una parola, sostenibile. Tra l’altro, educando i ragazzi si educano le famiglie, quindi la società nella sua accezione più granulare.

Le Università italiane, partner della candidatura italiana di Expo 2030 Roma, sono e saranno pertanto attori fondamentali per la condivisione di progettualità congiunte, idee e risorse, per una proposta formativa che superi i confini nazionali e raggiunga i Paesi di tutto il mondo, con l’intento di creare una nuova comunità internazionale di studenti: la generazione della sostenibilità cui affidare il futuro del pianeta.

Il governo italiano, nel 1999, ha lanciato un’iniziativa intergovernativa per la riforma dei sistemi di istruzione superiore europei, aprendo la strada alla creazione dell’attuale Spazio europeo dell’istruzione superiore (EHEA). Sulla base di accordi e trattati precedenti, 29 ministri europei dell’istruzione si sono dunque riuniti a Bologna, tra il 18 e 19 giugno 1999, dove hanno firmato l’accordo noto come Dichiarazione di Bologna. Oggi l’EHEA è composta da quarantanove Paesi e dalla Commissione europea, anche se le adesioni di Russia e Bielorussia sono temporaneamente sospese. Dal processo di Bologna sono derivate diverse iniziative europee e globali, tra cui il programma Erasmus plus, probabilmente il più famoso programma di mobilità globale nel settore accademico. Inoltre, la scelta stessa della sede Expo 2030 Roma è strettamente legata al settore universitario in quanto il sito selezionato è adiacente al campus dell’Università di Roma Tor Vergata, che fa parte di diverse importanti reti a livello europeo e internazionale, tra cui la Young European Research Universities Network e l’alleanza Young Universities for the Future of Europe (YUFE).

Lo scenario accademico a sostegno della candidatura della città di Roma per l’EXPO 2030 è quello di creare, all’interno dei temi della candidatura italiana di rigenerazione, inclusione e innovazione una proposta forte, rivolta non solo alle comunità accademiche e scientifiche, ma anche a quelle industriali e imprenditoriali, che offra un ambiente unico per implementare l’istruzione e la ricerca scientifica internazionale.

Nel quadro quadro di Expo 2030 Roma, la ricerca per le grandi sfide sociali e globali contemporanee sarà in cima all’agenda, proponendo a ricercatori e accademici diversi forum di discussione e scambio di idee, con l’obiettivo di trovare le migliori tecnologie e approcci disponibili per un futuro policentrico e sostenibile. In questo scenario le università italiane nel mondo giocheranno dunque un ruolo centrale, al fine di individuare non solo le soluzioni tecnologiche, ma anche quegli approcci che garantiranno la qualità della vita alle generazioni future, facendo leva anche sulla bellezza del patrimonio culturale e artistico italiano.

 

Expo 2030 Roma calling: appello per la creazione della prima generazione della sostenibilità

Fin dalla Dichiarazione di Bologna del 1999, l’Italia si è sempre fatta promotrice del riconoscimento dell’istruzione universitaria come strumento fondamentale per la crescita personale degli individui e per il miglioramento della democrazia partecipativa a livello globale. Così, anche la partecipazione alle alleanze universitarie europee è stata fin dall’inizio un crescendo di accordi e, ad oggi, vede la stragrande maggioranza dei 98 atenei italiani coinvolti nelle attività di questa straordinaria rete accademica internazionale.

Il mondo accademico italiano si mette al servizio come hub internazionale per la formazione accademica, la cultura e la ricerca scientifica. Ci rivolgiamo a tutte le università del mondo per costruire insieme la generazione della sostenibilità. Le nuove sfide che ci attendono richiedono infatti la diffusione di nuove pratiche e la condivisione di nuove idee e strumenti che le Università italiane, nel quadro della candidatura di Expo 2030 Roma, sono pronte a condividere e percorrere insieme agli istituti accademici di tutto il mondo. Affinché ciò sia possibile, saranno implementate e proposte nuove progettualità congiunte e rese disponibili nuove borse di studio per la mobilità di studenti, ricercatori, docenti e personale specializzato. Saranno pensate e implementate nuove alleanze che coinvolgano, oltre al mondo accademico, importanti attori scientifici, sociali ed economici. Tali strumenti saranno votati all’analisi dei Temi affrontati da Expo 2030 Roma, che riguardano aspetti cogenti relativi all’intera umanità. Il principio fondante di queste nuove attività sarà la formazione, l’analisi e la ricerca in tema di sostenibilità, secondo una visione olistica che riguardi ogni suo aspetto.

Con questa lettera le Università italiane siglano il loro impegno nel dedicarsi alle suddette attività, lungo un percorso condiviso in cui l’Expo sarà solamente il punto di partenza, per costruire nuovi modelli secondo cui prendersi cura del nostro mondo, proponendo nuove strategie e forme di interazione fra “Persone e Territori” e formando quella che sarà la prima generazione della sostenibilità”

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