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Aumento Tari in arrivo ma è caos a Sala delle Lapidi: Orlando non ha i numeri

sabato 30 Marzo 2019
RIFIUTI

E’ caos per l’Amministrazione comunale di Palermo, due giorni di fuoco per i consiglieri che si apprestano a votare la delibera Rap tanto discussa.

Intanto, oggi è stata respinta con parere negativo in commissione Bilancio la delibera sul Piano economico finanziario Tari, contrari Andrea Mineo, vice presidente della commissione Bilancio e Fabrizio Ferrandelli, rappresentante di +Europa in Sicilia.

A Sala delle Lapidi è saltata la seduta per mancanza del numero legale, segno che la maggioranza non ha i numeri per portare a casa il provvedimento e ci proverà domani, domenica 31 marzo, in extremis, con il quorum abbassato.

Fabrizio Ferrandelli spiega che vuole vederci chiaro “sull’assenza del parere da parte del collegio dei revisori dei conti e soprattutto vogliamo comprendere dove questi milioni di euro dovrebbero andare a finire senza un piano economico finanziario dell’azienda e senza un vero piano industriale. Non possiamo tollerare che vengano regalati soldi non per investimenti non per ottimizzare l’azienda ma solo per finire in un posso senza fondo. La città non può  pagare somme che non sono dovute“.

Il ragioniere generale – conclude Ferrandelli – se dovesse passare la delibera dovrebbe provvedere all’accantonamento di circa tre milioni di euro sul fondo crediti e rischi di dubbia esigibilità, perché al di là della previsione di incasso di queste somme il Comune non le incasserà totalmente quindi deve provvedere all’accantonamento“.

Ancora una volta nell’analisi dei documenti prodotti “emerge un totale scollamento dalla realtà” afferma il consigliere comunale dell’Udc Sabrina Figuccia. Infatti, secondo quest’ultima “si evincono una serie di anomalie“.

Sabrina FigucciaSi parte da “potenziali maggiori costi non contemplati, derivati dalla effettiva vita residua della sesta vasca”, come se decine di tecnici all’opera, complessi studi, onerose ricerche e magari l’elite dei consulenti esterni non fossero in grado di ottenere dati certi. Si valuta inoltre la possibilità di effettuare nuove assunzioni per un numero di 264 unità e per un costo di € 3.687.924, senza entrare nel merito della qualità sei servizi erogati, che è o forse meglio dovrebbe essere, uno dei parametri principali per calcolare le tariffe della TARI, tassa che ricordiamolo copre interamente i costi del servizio di gestione dei rifiuti” tuona la Figuccia.

Ma da quanto riportato nel documento sembrerebbe che tutto funzioni a meraviglia: raccolta dei rifiuti effettuata con frequenza giornaliera, salvo rare eccezioni, ma chiariamolo aggiunge “il mancato svuotamento di alcuni cassonetti dipende da cause estranee all’azienda“, almeno così dicono i vertici della Rap.

Persino il servizio di spazzamento manuale viene considerato assolutamente virtuoso coprendo il 95% della rete viaria cittadina dal lunedì al sabato inclusi festivi infrasettimanali “Insomma, la città brilla, ma i cittadini non se ne accorgono” continua il consigliere comunale.

A detta sempre della RAP  verrebbero effettuati, per garantire il giusto decoro delle zone centrali e monumentali, servizi speciali, “ma questo non lo facciamo sapere a tutti quei turisti che hanno portato a casa il ricordo di importanti monumenti accostati a cumuli di rifiuti” dice Sabrina Figuccia.

A tutto questo si aggiunge un’analisi molto critica della SRR, che avrebbe sottolineato l’assenza di una relazione in cui vengano indicati, tra le altre cose,  i livelli di qualità del servizio, ai quali deve essere commisurata la tariffa, mette nero su bianco un aumento dei costi del servizio di circa 6 milioni di euro pari al 4,76%, visto che si passa da €114.559.517,24 a € 120.282.573,10.

Costi che come prevedono le vigenti normative saranno totalmente coperti dalla Tari a carico dei contribuenti -prosegue la Figuccia che conclude dicendo – Insomma nessuno lo dice, ma appare evidente che sono in arrivo aumenti salati. Palermitani preparatevi il buon Orlando ha in serbo per noi ancora una bella dose di tasse”.

Giulio Tantillo

Il problema della delibera della Tari secondo il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo, invece “non è certamente l’aumento delle tariffe ma ben altro. La proposta di delibera mette a nudo il futuro della stessa Rap la vicenda è molto delicata e va affrontata con prudenza. Non vi è dubbio che siamo di fronte ad un aumento del contratto di servizio in forma strutturale che porta ossigeno all’azienda. La delibera sarà affrontata guardando al futuro dell’azienda e alla città che necessita di un servizio efficiente e quotidiano. Ma niente aumenti per i cittadini!“.

 

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