I correntisti e gli azionisti di Banca Base (Banca di sviluppo economico), il piccolo istituto di credito catanese, dovranno restare ancora col fiato sospeso per altri 30 giorni prima di sapere quale saranno le sorti della Banca e di conseguenza quelle dei loro risparmi e delle loro azioni. L’amministratore straordinario Antonio Blandini, che dal 13 febbraio guida l’istituto, ha comunicato la sua decisione di prolungare la misura di “sospensione dei pagamenti”. Ciò significa che i flussi finanziari in uscita sono bloccati, mentre rimane vigente la richiesta di rientro degli strumenti finanziari concessi (prestiti e mutui).
Il provvedimento è stato autorizzato già ieri dall’Autorità di Vigilanza. “Tale istanza – spiega Blandini – si fonda sulla necessità di perseguire ogni concreta ipotesi volta ad assicurare la massima tutela e la piena soddisfazione per la generalità dei creditori della banca e di mettere al sicuro i diritti dei clienti, dei depositanti e dei creditori in generale”.
Le somme depositate nei conti correnti o investite in altri strumenti finanziari, prima dell’inizio dell’amministrazione straordinaria, sono di fatto congelate. Quelle versate successivamente, invece, non ricadono nei vincoli posti dalla sospensione.
Come si legge nella nota stampa rilasciata dall’amministratore “Si ribadisce che i saldi positivi netti – ovvero detratti gli eventuali debiti a copertura (come ad esempio per anticipo fatture, saldo rate mutui, etc.) – corrispondenti a flussi in entrata (assegni, bonifici, contante, pos, etc.), di pertinenza della clientela e regolarmente accreditati nei conti della stessa, pervenuti a far data dal 14 febbraio 2018, continuano ad essere esclusi dalla sospensione dei pagamenti”. Conseguentemente – continua – la clientela potrà liberamente utilizzare, secondo le ordinarie modalità bancarie, le corrispondenti somme”.
Il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, che da settimane segue la vicenda, invoca l’apertura di un’inchiesta giudiziaria da parte della Procura per accertare le responsabilità della situazione in cui si trova la banca. “Mentre pensionati, imprese e famiglie – dice – continuano la loro agonia pur avendo proprie disponibilità, il commissario straordinario non risponde a richieste ufficiali di incontro e la politica tutta tace, Confedercontribuenti preannuncia lo studio di nuove azioni che salvaguardino i correntisti”.