C’è anche Taormina nel “club” dei comuni italiani ai quali va la Bandiera blu 2024 assegnata dalla Foundation for Environmental Education. L’annuncio è arrivato questa mattina a Roma, nella sala convegni del Centro nazionale Ricerche, alla presenza del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci e del presidente della Fondazione Fee Italia, Claudio Mazza.
A rappresentare il Comune di Taormina, e quindi ad attendere l’esito dell’iniziativa, c’erano il sindaco Cateno De Luca e dell’assessore al Turismo, Jonathan Sferra. La Perla dello Ionio è stata insignita dell’ambito riconoscimento tra le 236 località turistiche balneari del Bel Paese che si sono dimostrate in linea con i vari criteri richiesti dalla FEE per entrare a far parte di questo contesto delle migliori spiagge. Nel messinese la costa ionica ottiene un risultato importante perchè alla new entry Taormina si va ad aggiungere anche il nuovo vessillo assegnato a Letojanni e le quattro conferme di Roccalumera, Alì Terme, Furci Siculo e Santa Teresa di Riva (che ottiene questo premio per l’ottavo anno di fila).
In Sicilia, oltre a Taormina e Letojanni, l’altra novità è nel ragusano, con il Comune di Scicli. Le Bandiere blu che riguardano la Sicilia sono complessivamente 14: insieme a Taormina, Letojanni, Alì Terme, Roccalumera, Furci Siculo, Santa Teresa di Riva, ci sono anche Lipari e Tusa in provincia di Messina; Menfi in provincia di Agrigento; Modica, Ispica, Pozzallo, Scicli e Ragusa in provincia di Ragusa.
“La marcia in più impressa dal nostro buon governo municipale fa conseguire un risultato storico alla nostra Taormina – ha commentato il sindaco Cateno De Luca (nella foto con il presidente della Fondazione Fee Italia, Claudio Mazza) -. Siamo stati bravi. Complimenti anche al collega sindaco Alessandro Costa per la bandiera blù al Comune di Letojanni e ai Comuni di Furci Siculo, Alì Terme, Roccalumera, Santa Teresa di Riva, per la conferma di questo riconoscimento”.
Taormina e le altre cinque località della costa ionica hanno ottemperato alle previsioni dei 33 parametri necessari, che consentono l’accesso alla Bandiera Blu o che viceversa – qualora non ci sia invece l’aderenza a tali presupposti – negano questa opportunità ai vari richiedenti. La casa municipale taorminese, nello specifico, aveva avviato l’iter per la bandiera blu lo scorso anno, dopo l’elezione del sindaco Cateno De Luca, che aveva lanciato l’iniziativa definendo la sua strategia con la dicitura “Aspettando la Bandiera Blu” e quindi sono state realizzate quelle opere che servivano per allestire i servizi nelle spiagge, individuando in particolare Mazzeo come spiaggia di riferimento per questa progettualità.
Una spiaggia può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale (o internazionale) con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione. Il nome e i confini della spiaggia seguono quelli ufficiali nazionali. La spiaggia deve avere i servizi necessari e gli standard in conformità ai criteri Bandiera Blu e rispondere a tutti i requisiti indicati. In ogni località Bandiera Blu va individuato un referente, per trattare le questioni concernenti il programma. La spiaggia deve essere accessibile, inoltre, per un’ispezione non annunciata da parte dei funzionari dell’ente preposto che organizza il tutto.
Ad assegnare il riconoscimento, come detto, è la Foundation for Environmental Education che richiede, in particolare, l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle Amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo.