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Il caso

Barcellona (Me), Calderone sfiducia sindaco centrodestra. La Lega: “Sembra un grillino, FI è ben altro”

venerdì 3 Novembre 2023

Clima teso a Barcellona dove a preparare la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di centrodestra Pinuccio Calabrò sono i consiglieri di Forza Italia che due anni e mezzo fa lo hanno fatto eleggere, ed hanno amministrato il Comune fino a fine gennaio. All’origine delle polemiche c’’è stata la decisione del sindaco Calabrò di sostituire gli assessori di Forza Italia (che fanno riferimento al deputato nazionale Tommaso Calderone) con i quali il percorso amministrativo non era più condiviso. Da quel momento Forza Italia è passata all’opposizione e adesso prepara la sfiducia. Ma a scendere in campo è la Lega, con un comunicato congiunto della commissaria regionale ed eurodeputata Annalisa Tardino, del senatore vice presidente della Lega a Palazzo Madama Nino Germanà e  del presidente della Commissione Ars salute Pippo Laccoto.

ATTACCHI E CLIMA PESANTE

“Apprendiamo con stupore che si intende presentare nei confronti del sindaco di Barcellona, Pinuccio Calabró, una mozione di sfiducia in consiglio comunale, e che a farlo sia addirittura il gruppo di Forza Italia, che ne aveva sostenuto l’elezione– si legge nella nota congiunta- Da settimane, peraltro, assistiamo in silenzio ad una serie di attacchi violenti, che hanno generato un clima pesante in città, sfociato addirittura in intimidazioni rivolte all’assessore Coppolino. Per non dire di iniziative degne del peggior movimento 5 stelle, come quella di presentarsi in aula con magliette verdi, nell’intento di screditare un partito leale e alleato, quale il nostro”.

Gli esponenti della Lega alzano il tiro e chiedono un intervento del coordinatore regionale azzurro Marcello Caruso nei confronti del parlamentare Tommaso Calderone, eletto a settembre scorso nel collegio uninominale di Barcellona come candidato di centrodestra.

FORZA ITALIA CHIARISCA

Auspichiamo che il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso possa subito chiarire l’accaduto, prendendo fermamente le distanze da chi intende sfiduciare l’amministrazione di centrodestra, nel secondo comune della provincia di Messina, considerata la solida alleanza di governo nazionale e regionale, nonché il risultato alle elezioni politiche, che ha portato all’elezione dell’On. Calderone, cui fa riferimento il gruppo di consiglieri di Forza Italia. Calderone dovrebbe allora considerare di dimettersi, considerati i voti della Lega nel collegio uninominale, anche dalla commissione bilaterale insularità, dove è stato eletto con i voti dei deputati e senatori della Lega”.

FIDUCIA IN CALABRO’

Nelle scorse settimane il sindaco, due assessori e due consiglieri comunali hanno ufficializzato la loro adesione alla Lega (QUI), che oggi rinnova la fiducia alla giunta e al primo cittadino: “che stimiamo per capacità e competenza, e siamo orgogliosi che abbia aderito al nostro movimento. Evidentemente ciò infastidisce qualcuno, anche chi usa l’argomento del dissesto ben sapendo che ha origini lontane, o al più riferibili agli stessi consiglieri. Lo invitiamo, pertanto, a continuare con la sua attività amministrativa nell’interesse dei cittadini, a differenza di chi predilige rancori, capricci e interessi personali”.

LA GIUNTA: SEMBRA SCHERZI A PARTE

Dopo l’annuncio della preparazione della mozione di sfiducia a replicare era stata la stessa amministrazione Calabrò:Sembra di essere su Scherzi a parte, a voler sfiduciare l’amministrazione è la stessa  Forza Italia che ha candidato Calabrò sindaco, sostenuto la giunta, amministrato Barcellona in questi anni esprimendo anche la delega al Bilancio. A chi è smemorato a giorni alterni ricordiamo che Forza Italia è alleata della Lega e di Fratelli d’Italia nel governo nazionale, regionale ed in qualunque amministrazione di centrodestra e che i voti della Lega non puzzavano quando hanno contribuito ad eleggere nel collegio uninominale il parlamentare di Forza Italia Tommaso Calderone. Forse il delirio di onnipotenza ha spinto qualcuno a pensare di potere fare e disfare a piacimento a Barcellona come se fosse a casa sua.  Non possiamo stare zitti quando leggiamo che chi ha amministrato Barcellona e i bilanci fino a pochi mesi fa, adesso attribuisce senza pudore ad altri il dissesto che ha contribuito a causare.”

INTERVIENE IL M5S

Il coordinatore regionale Cinquestelle Di Paola replica alle dichiarazioni dell’eurodeputata Tardino su un caso di litigiosità nella maggioranza nel comune messinese di Barcellona Pozzo di Gotto.
 DI PAOLA: CENTRODESTRA LITIGIOSO
 “Ci troviamo tirati in ballo in una dichiarazione della coordinatrice regionale della Lega (Nord), che di fatto ho conosciuto di vista qualche giorno fa a Bruxelles, nell’ambito di un accadimento interno alla maggioranza di un comune del Messinese. L’unico cosa che sappiamo sulla Lega (Nord) è che in Sicilia il partito di Salvini si è totalmente sgonfiato di gradimento e che i siciliani ricordano per le gesta dal Papeete il partito che ad oggi è tenuto a galla solamente da Lombardo e Sammartino per il loro consenso personale costruito in anni di governo”.  A dichiararlo è il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola a proposito delle dichiarazioni della coordinatrice regionale della lega Tardino in merito ad una diatriba interna alla maggioranza di centrodestra al comune di Barcellona Pozzo di Gotto.
HANNO FATTO DISASTRI
Il fatto che il centrodestra sia litigioso non può essere colpa del Movimento 5 Stelle – aggiunge Di Paola. Litigano tra loro semplicemente perché i cittadini hanno preso coscienza dei disastri che provoca il governo di centrodestra sia a livello regionale che nazionale. Alla Tardino auguriamo un grande in bocca al lupo per la sua rielezione in Parlamento Europeo, nella speranza che i 6×3 che campeggiano in tutta la Sicilia possano essere utili alla sua rielezione a Bruxelles, Lombardo e Sammartino permettendo” – conclude Di Paola.
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