“Sono convinta che sarebbe ottima cosa tagliare le accise sulla benzina ma si fanno anche i conti con la realtà. Purtroppo stiamo affrontando una situazione emergenziale, su diversi fronti, che ci impone di fare alcune scelte. In questa campagna elettorale non ho promesso di tagliare le accise sulla benzina perché sapevo la situazione davanti la quale mi sarei trovata. Sono speranzosa che riusciremo a fare un taglio strutturale e non temporaneo delle accise“. Si è espressa così il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante il suo consueto appuntamento social de “Gli appunti di Giorgia”.
Il tema delle accise sulla benzina ha catturato ed infiammato l’opinione pubblica. Dopo la scadenza del precedente decreto, con le misure previste dal Governo Draghi, i prezzi sono nuovamente schizzati alle stelle, creando nuove polemiche e scontri.
“Il taglio previsto nel provvedimento dello scorso Governo costa circa un miliardo al mese: 10 mld l’anno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale. Invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Ci dicono che abbiamo sbagliato i calcoli. Ma – chiarisce Meloni – per tagliare le accise non avremmo potuto aumentare il fondo sulla sanità, la platea delle famiglie per calmierare le bollette domestiche, per i crediti delle pmi: tutte queste misure sarebbero state cancellate per prevedere il taglio della accise“.
“La gran parte dei benzinai è onesta e responsabile e a tutela loro dobbiamo intervenire. In Cdm abbiamo deciso di rafforzare le norme sanzionatorie per chi non adempie alle comunicazioni previste dalla legge e abbiamo stabilito che ogni benzinaio esponga il prezzo medio giornaliero“.
Proprio durante il Cdm, svolto nella serata di ieri, è stato approvato il Decreto Trasparenza. Ma vediamo di cosa si tratta.
Verranno riproposti, per il 1° trimestre del 2023, i bonus carburante. Il pacchetto di azioni permette ai lavoratori di beneficiare di buoni benzina, con agevolazioni fino a 200 euro, per i mesi di gennaio, febbraio e marzo. Le somme, corrisposte in busta paga dai datori di lavoro, non concorreranno alla formazione dei redditi da lavoro dipendente e potranno essere concesse senza vincoli reddituale e senza preventivi accordi contrattuali. Nel caso di superamento del limite di 200 euro, l’intera somma sarà tassata.
Introdotto anche un nuovo regime di trasparenza per la vendita dei carburanti. Il testo prevede che esercenti e gestori siano obbligati ad esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti accanto a quello di vendita, in ogni distributore di benzina. Il prezzo verrà calcolato giornalmente dal ministero dell’Ambiente e comunicato sul sito del dicastero. Sulle autostrade, invece, i prezzi non potranno essere superiori a una percentuale, ancora in via di definizione, del prezzo medio nazionale.
Verrà irrobustita la rete di controlli sulle condotte speculative, condotte dalla Guardia di Finanza. In caso di violazione, sono previste sanzioni per i recidivi, con possibilità di sospendere l’attività dei trasgressori da 7 fino a 90 giorni. Inoltre verrà istituita una Commissione di allerta rapida sui prezzi all’interno dell’Antitrust.