Street Factory eCLettica, progetto nisseno portato avanti da 5 giovani ragazzi che hanno riqualificato la vecchia pista di pattinaggio di Caltanissetta di oltre 3000 mq, ormai abbandonata da 15 anni. I l progetto intende realizzare un polo attrattivo sportivo-culturale e di aggregazione sociale attraverso la riqualifica dell’impianto in disuso, integrandone all’interno lo skatepark comunale, anch’esso in totale degrado poiché ubicato in un’area inadatta e mai gestita. Oltre all’ambito di intervento sportivo, l’idea mira ad un connubio artistico-culturale realizzando una “Street Factory”, la prima nel suo genere in Italia e in tutta Europa.
Per Street Factory si intende un contesto di incubazione artistica e sportiva, una fucina per i giovani in cui esprimersi con l’obiettivo di realizzare i propri talenti, un luogo in cui approcciarsi alle nuove arti espressive in un contesto di legalità, così come ai vari street sports (pattinaggio, skateboarding e sue varianti, mini bmx, hockey, minihockey) potendoli finalmente praticare in maniera sicura e dilettantistica con l’obiettivo di affacciarsi un giorno all’agonismo. Il tutto grazie alla messa a disposizione di spazi ed impianti ad hoc, di piccoli orti urbani, di workshop, corsi ed attività didattiche, immersi in una grande area espositiva e ricreativa dove si allestiranno mostre ed installazioni artistiche permanenti e temporanee, videoproiezioni e sperimentazioni, con il coinvolgimento di artisti e atleti di caratura internazionale.
Periferica è un progetto di rigenerazione urbana che prende piede all’interno di un’antica cava di tufo abbandonata, e che da quattro anni ha avviato nella periferia di Mazara del Vallo un processo di indagine, progettazione e costruzione partecipata mettendo a sistema università, associazioni ed imprese, ponendo il cittadino nella condizione i poter intervenire positivamente sul proprio territorio. Coordinato da un team multidisciplinare con un’età media di 28 anni, Il progetto culmina in un festival rivolto soprattutto a studenti universitari, che attraverso workshop mirati producono progetti d’architettura, allestimenti urbani e piani di comunicazione volti allo sviluppo di una prefissata area di progetto. Con questo iter, sperimentato e consolidato nelle due edizioni, è stato possibile portare alcune realtà marginali al centro dello sviluppo del territorio, collaborando con istituti scolastici, case famiglia, centri di accoglienza, comunità di quartiere. Cuore del progetto, una cava di tufo che ha ospitato le varie iniziative, ed un immobile adiacente che ha facilitato l’ospitalità degli studenti per la durata dell’evento.
È previsto che da questi spazi si ottengano gradualmente delle aree diversificate, partendo da servizi come una foresteria sostenibile, un corner food&drink, un Re-cycle & Vintage Shop, a supporto di iniziative come laboratori, talk, eventi di grandezza variabile, progetti di residenza artistico/creativa.