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FdI attende, ma FI frena

Botti di inizio 2025 al Comune di Palermo, la delega al Patrimonio apre la lotta per il rimpasto

venerdì 3 Gennaio 2025
Palazzo delle Aquile, piazza Pretoria, Comune di Palermo

Avvio di 2025 scoppiettante al Comune di Palermo. Dopo le frizioni venute fuori dai ranghi di Forza Italia, a ravvivare la fiamma della graticola di Palazzo delle Aquile sono le voci che interessano la delega al Patrimonio. Dai microfoni di Radio Palazzo è filtrata in questi giorni l’ipotesi di un possibile affidamento della competenza a Fratelli d’Italia. Da ambienti meloniani addirittura, la scelta del sindaco viene data praticamente per fatta. Anzi, qualcuno degli uomini di punta del partito si spinge a dire che “mancherebbe solo la determina“. Ma il resto del centrodestra palermitano non la pensa esattamente così. Fra questi c’è soprattutto il gruppo di Forza Italia. A prendere le parti degli azzurri è il capogruppo Ottavio Zacco, il quale vincola una simile scelta del primo cittadino ad una “interlocuzione con i partiti, ad oggi non avvenuta“. Una delega di un certo peso che, per vari motivi, potrebbe essere uno degli elementi chiave della più complessa partita del rimpasto.

La storia della delega al Patrimonio

La delega al Patrimonio è una delle competenze più contese da inizio consiliatura. Ciò soprattutto in seguito al cambio di casacca a cui è andato incontro l’ex assessore incaricato del ruolo, ovvero Andrea Mineo. Dopo aver iniziato l’era Lagalla fra le fila di Forza Italia, l’ex coordinatore cittadino azzurro si è prima dimesso dall’incarico, per poi avviarsi a passare nei ranghi di Fratelli d’Italia insieme al consigliere comunale Natale Puma e ad un gruppo di amministratori da tutta l’Isola. Un gruppo politico entrato a far parte attivamente dell’area meloniana vicina alla parlamentare nazionale Carolina Varchi.

Il passaggio però non è stato indolore. Alla fine, i meloniani hanno dovuto rinunciare alla presenza dello stesso Mineo in Giunta, sostituito a novembre 2023 dall’attuale assessore all’Ambiente Pietro Alongi. Da quel momento in avanti, la delega al Patrimonio è rimasta nelle mani del sindaco Roberto Lagalla, il quale ha preferito togliere dal tavolo una questione che, per un lungo periodo, ha messo zizzania all’interno della sua maggioranza.

Zacco: “Patrimonio ad FdI? Non ci risulta”

Oggi però qualcosa sembra essere cambiato. I microfoni di Radio Palazzo, sempre accesi nelle ultime ore, parlano di una possibile assegnazione dell’incarico a Brigida Alaimo, attuale assessore al Bilancio e componente attiva della sopracitata corrente di Carolina Varchi. Gruppo di cui ancora fa parte anche l’ex assessore Andrea Mineo. Da Fratelli d’Italia in molti confermano la mossa. Anzi, qualcuno a microfoni spenti si spinge a dire che “mancherebbe solo la determina“.

Ma nel resto della maggioranza la notizia è apparsa come un fulmine al ciel sereno. Sorpreso in particolare il capogruppo di Forza Italia Ottavio Zacco. L’esponente azzurro smentisce le voci in questione, posticipando il tema ad una riunione necessaria della coalizione. “Al momento non ci risulta – dichiara Zacco a ilSicilia.it -. Prima di assegnare una delega, il sindaco deve passare da una necessaria interlocuzione con i partiti della maggioranza. Ci eravamo visti il 31 dicembre. Abbiamo parlato, ma questo argomento non è proprio venuto fuori“.

La polemica interna a Forza Italia

Per Zacco quindi la notizia sarebbe priva di fondamento, così come per altri pezzi della maggioranza. Ciò almeno all’apparenza. Ma le acque mosse dalle parti di Palazzo delle Aquile alimentano il sospetto che qualche fondo di verità ci possa essere. Proprio il fronte di Forza Italia è uno dei più caldi degli ultimi giorni. Lo scivolone del centrodestra sulla delibera relativa all’asilo nido da realizzare a Brancaccio in memoria di padre Pino Puglisi ha mandato su tutte le furie l’ex capogruppo Gianluca Inzerillo. L’esponente azzurro ha lanciato un attacco frontale nei confronti del presidente Giulio Tantillo. Una vicenda sulla quale interviene lo stesso Zacco. “Il presidente del Consiglio Comunale deve garantire l’intera aula e non deve essere di parte. Ha fatto bene il suo lavoro“, sottolinea il capogruppo di FI, il quale poi glissa sugli affondi dell’ex compagno di mille battaglie prima a Sicilia Futura e poi proprio a Forza Italia. “Preferisco non rispondere – conclude Zacco -. Non mi lascio trasportare da inutili strumentalizzazioni“.

La replica di Gianluca Inzerillo

Parole a cui arriva la replica del consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Inzerillo. “Non amo i botta e risposta a mezzo stampa ma per onestà intellettuale e per conoscenza all’opinione pubblica mi corre l’obbligo di puntualizzare l’ovvio, al mio capogruppo, sulla questione interna a Forza Italia. Dichiarare ai giornali che le notizie delle bagarre interne al mio partito sarebbero prive di fondamento – per quanto riguarda il sottoscritto – è una menzogna che si può facilmente smascherare, banalmente rivedendo la registrazione della seduta in consiglio comunale del 31/12/2024“.

Nel mio primo intervento fatto in aula infatti ho chiesto una sospensione di 15 minuti proprio per consentire a tutto il gruppo di Forza Italia di votare con coscienza e conoscenza gli atti urgenti in Consiglio e immediatamente dopo anche la delibera relativa all’asilo nido da realizzare a Brancaccio in memoria di padre Pino Puglisi. Non ho chiesto una cortesia personale al presidente del consiglio comunale che, pavidamente e intimidito dalle irresponsabili azioni che alcuni gruppi consiliari sono soliti compiere facendo ricadere sull’intera aula (e soprattutto sulla maggioranza che ricordo essere l’unica responsabile dell’approvazione degli atti in consiglio) le loro scelte controproducenti per la città, decide con dolo di non accogliere la mia richiesta, venendo meno non solo a quello che è il suo ruolo di “garante d’aula dell’intero consiglio e superpartes” ma soprattutto alla linea che era stata stabilita da tutto il gruppo“.

Genuflessi quindi ancora una volta ai ricattini irresponsabili da parte di qualcuno; atteggiamento che io-come è noto ai più-non riesco a tollerare, da cittadino da uomo delle istituzioni e da uomo di forza Italia che ricordo essere il primo partito in Sicilia con un Presidente alla guida della regione. E sempre io che invece che “preferisco rispondere”auguro al mio compagno di mille avventure Ottavio Zacco un moto d’orgoglio per il 2025“, conclude Gianluca Inzerillo.

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