“Tutti mi chiedono per quale motivo ho deciso di intraprendere questa avventura. La riposta è che io non voglio fare politica perché quella devono farla i giovani. Io scendo in campo il 10 giugno perché voglio fare il sindaco della mia città e adesso voglio dedicarmi a Messina con tutto me stesso, con tutte le mie forze e con l’amore che ho dentro”: lo afferma Dino Bramanti, candidato sindaco del centrodestra che a pochi giorni dalle elezioni amministrative del 10 giugno spiega il perché della sua candidatura e chiede ai messinesi “un voto per il cambiamento”.
“Qui sono nato. Qui sono diventato un padre, un medico, un dirigente – spiega Bramanti -. Qui ho investito tutto me stesso. Adesso ho un altro sogno da realizzare, il più grande: dare a tutti i messinesi, come è stata data a me, una valida ragione per poter sperare di trasformare Messina nel più degno palcoscenico della nostra vita. Non ho voluto abbandonare Messina e qui ho voluto costruire la mia vita. Sarebbe stato semplice andare via e inseguire la fortuna e l’affermazione professionale e personale altrove ma la mia è stata una scelta da vita e quella scelta ha un senso ancor più importante in questi giorni. E’ qui che ho fatto le scuole, gli studi universitari e il mio percorso lavorativo. Dico che ne è valsa la pena e porterò con me il ricordo dei maestri messinesi che ho avuto la fortuna di incontrare e che mi hanno fatto diventare in primis l’uomo che sono. L’esperienza da medico, poi la carriera e poi il centro di Neurolesi, una sorta di scommessa all’inizio, un sogno che si è realizzato davvero e che ha visto diventare quella struttura un polo di cura e ricerca come pochi altri in Italia”.
“Messina ha bisogno di una svolta vera e con la mia squadra, le mie liste e tutti i cittadini a nostro supporto ci impegneremo con grande spirito di sacrificio oltre che con passione e competenza per affrontare i tanti problemi irrisolti di questo nostro territorio”, evidenzia il leader del centrodestra messinese.
Poi Bramanti è soffermato sul porto di Tremestieri che sarà una delle priorità della prossima legislatura: “Una mancata firma a Palermo non può bloccare il futuro del nostro porto. Concordo con il Presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, con il quale qualche ora fa abbiamo parlato del futuro del porto di Tremestieri e dell’autonomia dell’Autorità Portuale di Messina. Insieme a lui sono venuti a darci sostegno pure i deputati di Forza Italia, Nino Germanà e Matilde Siracusano, il commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Messina, Antonino De Simone e il comandante della Capitaneria di Porto, Salvatore Laganà. Messina con noi all’Amministrazione potrà certamente contare sul pieno sostegno del governo regionale“.
E ai commercianti, intanto, Bramanti promette: “Ho avuto modo di parlare con tanti commercianti, anche di storici quartieri come quello “americano” e “lombardo” della zona dei grossi disagi che ha creato il tram. Basta più barriere, bisogna creare sviluppo con la realizzazione di una linea tramviaria moderna e funzionale”.