Come nelle più celebri favole, l’incantesimo di spezzò e tutti vissero felici e contenti… o quasi. La storica vittoria in laguna ha riportato al Palermo la gioia dei tre punti e rispolverato il cecchino Brunori. Al Penzo gli uomini di Corini hanno condotto una vera e propria guerra, conclusa, nonostante il successo, con qualche “caduto”. L’allarme Mateju sembra però rientrato ma la sua presenza in campo, dal primo minuto, non è ancora certa. Nell’attesa Graves è già pronto all’esordio.
Ricostruire la trincea al Barbera e renderlo inespugnabile, come prima del Cosenza, non sarà semplice. Il prossimo ospite a varcare le porte di viale del Fante sarà, infatti, il Sudtirol. A mancare, oltre i già noti Valente, Buttaro e Di Mariano, sarà anche Insigne, colpito nelle ultime ore da un virus intestinale.
IL RISVEGLIO
Non avranno brillato per prestazione ma in Veneto i rosanero hanno chiuso i conti con un netto 1-3. Un risultato per metà bugiardo. I padroni di casa non si sono mai arresi e nel secondo tempo hanno tentato il tutto per tutto, sbilanciandosi e scoprendosi troppo. Esempio lampante è l’occasione del terzo sigillo di Brunori, che ha fatto calare il sipario sul match di martedì sera.
Una giornata da immortalare per il capitano. Sono bastati novanta minuti per mettere tutti a tacere e sbaragliare la concorrenza per aggiudicarsi il titolo di miglior giocatore della settima giornata di Serie B. Una tripletta che non solo ha permesso al bomber numero 9 di portarsi il pallone a casa ma anche di abbattere alcuni record, superando Luca Toni nella classifica marcatori di tutti i tempi. Il supporto dell”italo-brasiliano è stato indispensabile per la sua squadra. I quattro tiri in porta, come riportano le statistiche alla fine del match, nascono tutti dai piedi del classe ’94. Non sono solo arrivate le prime reti in campionato ma è stato sfatato quello che ormai era diventato un vero e proprio tabù: i rigori.
Di tutto ciò si è detto molto soddisfatto Eugenio Corini. Tra i tanti argomenti trattati in conferenza stampa, il mister ha parlato anche dell’attaccante: “Ha ricevuto i complimenti di tutti, io l’ho solo abbracciato e gli ho fatto i complimenti. Ha saputo attendere e ha fatto una grande prestazione che ha determinato il risultato in nostro favore. È stata una grande serata per il Palermo e lo è stata altrettanto per Matteo. Sto lavorando sulla capacità di uscire e giocare. E’ bravissimo ad attaccare la profondità ma a volte devo portare fuori qualcosa dall’area. Percepisco che c’è stata una crescita e sono contento. Nel finale ha avuto la capacità di mettersi in una determinata posizione per poi attaccare l’area. Nei rigori c’è un concetto emotivo, a Bari ho scelto di dare continuità rispetto all’anno scorso. Siamo tornati a dare questa responsabilità al nostro capitano“.
AMARCORD DELLA PASSATA STAGIONE
La corazzata di Bisoli, per il tipo di gioco sfoggiato, già nella passata stagione aveva reso molto difficile la vita ai rosanero. Buona, attenta e chirurgica copertura e ripartenze mirate, ciniche e sempre al veleno: è questo il mix perfetto che ha sempre contraddistinto il Sudtirol, una delle maggiori rivelazioni dello scorso anno. Una giusta miscela che ha permesso ai tirolesi di sfiorare per un soffio il quarto posto e disputare la semifinale dei playoff.
Anche il club di viale del Fante ha avuto modo di testare tutte le qualità dei biancorossi, perdendo 0-1 in casa e pareggiando 1-1 al Druso. Due match che i tifosi palermitani ricorderanno molto bene. Un po’ a sorpresa, infatti, a rivelarsi fatali, sia all’andata sia al ritorno, erano state le sbavature di Pigliacelli. Il portiere è stato sempre uno dei punti cardini di Corini, un pilastro fondamentale non solo tra i pali ma anche in fase di costruzione, vestendo in più occasione i panni del primo regista. Un elemento centrale anche all’interno del progetto City Group, come testimonia il rinnovo del contratto a inizio luglio. Gli occhi saranno quindi puntati anche sul numero 22 rosanero.
A ricordare molto bene le due partite, soprattutto quella disputata in casa, è il tecnico: “Ho rivisto la partita d’andata contro il Sudtirol, abbiamo preso un gol particolare. Nell’ultima mezz’ora siamo stati sempre nella loro metà campo. Quando affronti una squadra che difende con un basso baricentro è complicato trovare le giocate giuste. Quando perdiamo palla dobbiamo essere bravi ad essere posizionati bene. La prestazione c’è stata, le condizioni per fare un risultato diverso le avevamo create“.
IL SUDTIROL E IL “VIZIETTO” DELLA RIMONTA
Anche quest’anno il Sudtirol può definirsi soddisfatto dell’avvio di stagione, rientrando già nel gruppo delle prime otto: due vittorie, quattro pareggi e ancora nessuna sconfitta. Quest’ultimo è un dato che risalta sicuramente agli occhi. Ma a destare maggiore attenzione è un altro aspetto, visibile analizzando i risultati ottenuti finora dai futuri ospiti in casa Palermo.
Su sei partite disputate in ben quattro occasioni i tirolesi sono partiti in una situazione di svantaggio. Le uniche eccezioni sono gli incontri contro Feralpisalò, concluso con un netto 3-0, e il pareggio a reti inviolate con il Modena, durante l’ultimo turno di campionato. Gli uomini di Bisoli sono sempre riusciti a riacciuffare o ribaltare il risultato, spesso nei minuti finali. Spezia e Ternana ne sanno sicuramente qualcosa. Il Sudtirol sembra proprio specializzato nel risalire la china.
Il tecnico di Bagnolo Mella ha deciso di non sbilanciarsi in merito: “Ho preparato la squadra mentalmente, per leggere la partita in ogni secondo. Siamo pronti, con la consapevolezza di affrontare una squadra molto forte. Quest’anno hanno una ricerca del gioco diversa. Mi aspetto che verranno qui a fare la loro partita, noi saremo pronti ad affrontare le situazioni che si creeranno in campo“.
Il segreto? La rapidità e la velocità di giocatori come Casiraghi, Ciervo o Rover e l’imponenza fisica di Odogwu. Il primo è, al momento, capocannoniere con sei gol, quattro dei quali su rigore. Alle sue spalle, a quota tre, il nigeriano che già l’anno scorso, al Barbera, aveva lasciato la sua firma. I rosa potranno tirare però un piccolo sospiro di sollievo. Anche la squadra di Bolzano, durante la sessione estiva di mercato aveva trovato il suo “Soleri”. Subentrato sempre dalla panchina, Merkaj ha già realizzato due centri e un assist. L’attaccante albanese però non è disponibile a causa di un infortunio.
Per la retroguardia siciliane, dopo il trio scandinavo di Venezia, si prospettano dei clienti davvero molto scomodi.