Il sistema tram di Palermo cambia volto. Il Consiglio Comunale ha approvato oggi la delibera con cui si autorizzano quindici varianti all’attuale progetto che riguarda le linee D, E, F e G. Venticinque i favorevoli. Hanno votato in ordine sparso le opposizioni. Astenuto il gruppo “Oso”, mentre ha votato contro Carmelo Miceli (Gruppo Misto). Favorevoli invece l’ex candidato sindaco Franco Miceli e il gruppo consiliare del M5S. “Da oggi il tram smette di essere di una o dell’altra tifoseria, torna ad essere di tutti i cittadini“, ha dichiarato l’assessore Maurizio Carta.
Tante assenze nella maggioranza
Una seduta nella quale ci sono state diverse assenze all’interno della maggioranza. Critica l’esponente del PD Teresa Piccione: “Ma vi siete contati? Adesso inizierò a segnalare le volte in cui il centrosinistra terrà il numero legale al centrodestra“. Favorevole alla delibera il M5S, anche se il capogruppo Antonino Randazzo lancia l’allarme sul progetto: “Siamo preoccupati per l’assenza di 380 milioni di euro che rischia di compromettere il sistema tram. Il centrodestra lavori a farsi concedere la proroga dei termini dal Governo Nazionale“. La partita si sposta infatti al Ministero. Secondo i piani originari, i lavori dovevano essere affidati entro il 31 dicembre di quest’anno. Un impegno che il Comune di Palermo non potrà mantenere.
Tram o MAL? Polemiche in aula
Cinque gli ordini del giorno votati in aula. Fra questi il primo mira a riorganizzare le priorità dell’opera, sostenendo la necessità di velocizzare l’iter delle linee D (Bonagia) ed E (Zen). “Bisogna potenziare i collegamenti con le periferie, in modo da dare un concreto segnale di rigenerazione urbana a quelle realtà oggi poco collegate con il resto della città“, ha sostenuto in aula la consigliera comunale del PD Mariangela Di Gangi.
Fra gli altri ordini del giorno passati figurano una maggiore tutela degli alberi nelle zone di cantiere, il potenziamento dei collegamenti del passante ferroviario su Tommaso Natale e Sferracavallo, l’utilizzo della control room per attenzionare la futura linea G e la necessità di sostenere la futura pista ciclabile in via Roma. Polemiche all’interno dell opposizioni sulla scelta di preferire il progetto tram alla MAL. Duro l’intervento dell’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi, la quale ha palesato l’incremento dei costi che l’opera ha avuto negli ultimi anni. “E’ un ragionamento infondato e senza un minimo di logica e di verità“, ha replicato l’esponente di AVS Alberto Mangano, il quale si è volontariamente definito in aula “il padre del tram“.
Mezzi elettrici e linee senza barriere
Le nuove linee del sistema tram saranno tutte catenary-free, ovvero utilizzeranno mezzi elettrici e saranno completamente senza barriere. Fatto che renderà meno incisivo l’impatto sul traffico veicolare inter-cittadino. Una soluzione necessaria per evitare quanto successo in questi anni al terminal Notarbartolo dove, a causa delle barriere del tram, c’è solo una corsia destinata ai mezzi privati. Fatto che, durante le ore di punta, crea non pochi problemi alla viabilità. A tal proposito, l’assessore Maurizio Carta ha ribadito in aula che è ferma intenzione dell’Amministrazione procedere ad un progetto di restyling che miri ad eliminare le barriere in quel tratto, allargando così la sede stradale disponibile.
Le proposte di variante al sistema tram di Palermo
Complessivamente, le varianti inserite nell’atto sono quindici. La più importante riguarda la linea D, ovvero la tratta che mira a collegare l’area di Bonagia con la stazione Centrale. Questa tranche dell’opera dovrebbe ricomprendere, così come previsto da una delle possibili varianti, un nuovo ponte per attraversare il fiume Oreto. L’infrastruttura dovrebbe essere realizzata tra la sponda del cimitero di Sant’Orsola e quella nei pressi di via Villagrazia, prevedendo la trasformazione di aree oggi destinate a verde pubblico in sede stradale. Tale struttura, essenziale per la connessione del quartiere Bonagia al centro città, risulta strategica anche per i piani di sicurezza della Protezione Civile. Tanto che, in sede di piano triennale delle opere pubbliche 22-24, fu votato un ordine del giorno (a prima firma del consigliere Franco Miceli) per introdurre tale variante nel progetto tram. Un’opera che interferirebbe però anche con il futuro progetto della Pedemontana portato avanti dagli uffici dell’assessorato regionale alle Infrastrutture. Tanto che lo stesso Franco Miceli ha ribadito l’incompatibilità delle due infrastrutture.
Salteranno alcuni parcheggi
Le varianti urbanistiche al sistema tram di Palermo prevedono anche dei sacrifici, soprattutto in termini di aree parcheggio. Come quelle che dovrebbero sparire per realizzare la linea E1, ovvero l’arteria tramviaria di collegamento fra lo stadio e la stazione Francia. Luogo, quest’ultimo, nel quale si potrebbe spostare nei prossimi anni il capolinea della linea 101 di Amat. La scomparsa delle aree di sosta riguarderà anche diverse zone intaccate dai futuri scavi della linea E2, ovvero la linea che proseguirà dalla stazione Francia fino a Mondello. Secondo le proposte di modifica al vaglio degli uffici, alcune aree parcheggio dovrebbero essere convertite in sede stradale. Ciò in particolare nei tratti tra viale Francia e via Principe di Pantelleria, tra Via Maltese e via San Lorenzo, tra Viale Venere e via Castelforte, tra Viale Regina Elena e via Mondello, tra della Resurrezione e via Castro Grande e la risagomatura di parte di via Lanza di Scalea. Lavori, quelli della linea E2, che dovrebbero interessare anche la creazione di un’ampia area verde nel quartiere Zen, nonché di una strada di collegamento fra via Enrico Mattei e via Galatea.
Il campo sportivo a Sferracavallo
Fra le varianti urbanistiche approvate dal Consiglio Comunale c’è anche quella che interessa la risagomatura di piazza Giachery. Il terminal d’arrivo della futura linea F, nonché l’area di via Lanza di Scalea interessata dal transito della linea G. Opera nella quale rientra anche la realizzazione del prolungamento fra via Palazzotto e via Nicoletti, nonché di un campo spoivo ad uso pubblico nei pressi del terminal ferroviario “Sferracavallo”. Lotto che potrebbe rientrare anche nel progetto spalla relativo alla convenzione sottoscritta fra il Comune di Palermo e la società sportiva Palermo FC.