“Ricordiamoci che trattare di mafia non è una questione siciliana ma deve interessare tutto il Paese e purtroppo anche oltre, perché come Dalla Chiesa ci ha insegnato le ramificazioni della mafia sono ben estese anche altrove”. Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani presente alla commemorazione per il 36° anniversario dell’agguato di via Carini in cui morì il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
“Bisogna colpire gli interessi” dei mafiosi, “colpire la mafia dove ha gli interessi più forti e continuare a farlo in maniera determinata”, ha aggiunto Candiani.
Sugli interventi previsti dal governo per risollevare le sorti del Sud spiega: “Bisogna rendere le persone libere con il lavoro, con l’indipendenza economica, fare in modo che la mafia non si sostituisca allo Stato – ha aggiunto Candiani -. Questo legame va rotto: una contiguità che purtroppo rende ancora possibile fenomeni che invece vogliamo reprimere in maniera totale, e penso soprattutto al commercio e al pizzo e al racket delle estorsioni”.
Sulla revoca della scorta al colonnello dei carabinieri Sergio De Caprio, meglio conosciuto come capitano Ultimo precisa: “Sono circostanze che vanno valutate a livello centrale e a livello locale, lo Stato non abbandona nessuno”.