Operazione antimafia della Polizia di Catania contro il clan Pillera-Puntina. Decine di agenti stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito di un’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, sugli “interessi criminali di soggetti legati, anche da vincoli di sangue a Giacomo Maurizio Ieni“. I reati ipotizzati dal gip, a vario titolo, sono detenzione e porto di armi comuni da sparo, estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, trasferimento fraudolento di valori, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’essere l’associazione armata, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante le indagini della Squadra mobile, tra il 2021 e il 2022, a riscontro delle risultanze investigative sono stati eseguiti diversi arresti in flagranza di reato per estorsione e spaccio di stupefacenti. Destinatari della misura cautelare sono anche appartenenti ad altri gruppi mafiosi catanesi. Dettagli sull’operazione, denominata ‘Doppio petto’, saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà alle 10.30 negli uffici della Questura.
GLI ARRESTI
Gli arrestati nell’operazione denominata ‘Doppio petto’ sono Italo Andrea Abbratuzzato, di 49 anni; Riccardo Romano Di Mauro, di 61; Orazio Finocchiaro, di 51; Dario Giuseppe Antonio e Francesco Ieni, rispettivamente di 31 e 41 anni; Giuseppe Longo, di 45; Francesco Magrì, di 52; Graziella Loredana Nicolosi, di 45; Rosario Platania, di 46; Giuseppe Raneri, di 44; Giuseppe Russo,di 24; Massimo Spina, di 56; Giuseppe Varoncelli, di 55; Francesca Viglianesi, di 70; Stella Mannino, di 58; Helmi Toui, un tunisino di 35 anni che era stato già espulso tempo addietro; Claudio Natalizio Minnella ed Enrico Cristaldi, entrambi, di 53.
Sono 18 – tra loro tre donne – le persone arrestate stamane dalla Polizia di Stato di Catania. Quattordici degli indagati sono stati rinchiusi in carcere. Quattro sono stati posti agli arresti domiciliari. Tra gli arrestati i due figli di Giacomo Maurizio Ieni, storico affiliato alla cosca Pillera Puntina morto in carcere, Dario Giuseppe Antonio e Francesco, la vedova di Ieni Francesca Viglianesi, ed esponenti dei Cappello-Bonaccorsi e del gruppo Nizza, che fa parte della famiglia di cosa nostra denominata Santapaola- Ercolano. Secondo quanto accertato, Dario Giuseppe Antonio Ieni sarebbe subentrato al padre Giacomo Maurizio, nella gestione degli affari di famiglia, e avrebbe continuando a riscuotere un’estorsione periodica a noti imprenditori del settore dei trasporti e della logistica. L’altro figlio di Ieni, Francesco, si sarebbe occupato dell’approvvigionamento di cocaina dalla Calabria e marijuana dalla Spagna che sarebbe stata poi venduta al dettaglio ai responsabili delle piazze catanesi, e non solo, anche di altre organizzazioni criminali. Le investigazioni avrebbero consentito di accertare come Giacomo Maurizio Ieni fosse contitolare di un esercizio commerciale di ristorazione e somministrazione di bevande che stamane è stato sottoposto ad un sequestro di natura patrimoniale.