“Quando si taglia un nastro si raggiunge un traguardo al quale hanno ovviamente lavorato i miei predecessori. Occorre quindi dare atto al Governo Musumeci di aver lavorato bene. E’ la seconda volta che vengo a Catania per inaugurare centri di emergenza ed il nostro obiettivo è proseguire a riformare la sanità pubblica, aumentare la presenza dei presidii e dare risposte all’utenza perché la sanità è un bene ed una funzione essenziale”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani inaugurando stamane a Catania, insieme con l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo
e il Presidente dell’Ars Gaetano Galvano, il nuovo Centro di emergenza dell’ospedale Garibaldi.
La struttura è di1.600 mq a piano, con una superficie totale di 6.400 metri quadrati. Ha 20 posti di terapia intensiva – quattro dei quali in isolamento – 16 di semi intensiva – 4 dei quali isolati – e 16 di degenza ordinaria.
Ha inoltre, unica struttura nel Sud Italia, una zona di biocontenimento con 5 posti letto. ha un ingresso separato per pazienti con sospette malattie infettive e pannelli solari per completo efficientamento energetico.
“Si lavorerà ai concorsi che non vanno né interrotti, né sospesi perchè l’accesso alla sanità pubblica, al pubblico impiego, avviene attraverso la selezione concorsuale. La carenza dei medici è strutturale ma non è colpa della Sicilia. Evidentemente in passato la programmazione dei numeri chiusi per la sanità a livello accademico è stata sbagliata ed è stato già riconosciuto giorni fa in Sicilia dal ministro Bernini ed oggi dopo tanti ani se ne paga il prezzo”. Ha concluso così il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani rispondendo ai giornalisti a margine dell’inaugurazione del nuovo Centro di emergenza.