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Storia e cultura circondano uno dei più belli resort della Sicilia: Baia del Capitano. L’hotel sorge in una delle baie occidentali della costa di Cefalù, tanto suggestiva quanto accogliente, da cui si gode di un panorama unico e affascinante: da una parte una natura ricca di colori mediterranei, dall’altra una distesa di mare dove si specchia la splendida cittadina normanna.
L’angolo di costa, dove alla fine degli anni sessanta è stato costruito l’albergo, è stato scelto dal Capitano Severino Randone che ha creduto con lungimiranza ed entusiasmo nelle potenzialità turistiche di Cefalù, considerata la “perla del mediterraneo“. A portare avanti la tradizione è l’erede Francesco Randone, che oggi gestisce la struttura ricettiva di famiglia.
Partiamo dalla genesi del nome. “La struttura si erge sulla baia di Mazzaforno, l’ideatore è mio padre che ha provveduto alla realizzazione. Fu Capitano dei Carabinieri a Cefalù dal 1968 al 1975, è stato lui ad avviare tutto il progetto. Doveva essere solo una casetta di villeggiatura, ma con la crescita dello sviluppo turistico che negli anni ’60 è esploso in tutta Italia e in Sicilia, soprattutto a Cefalù, e armati di entusiasmo che forse non tornerà più, mio padre decise di realizzare un albergo, il suo sogno che ha portato avanti per 10 anni successivamente alla inaugurazione”, ha spiegato Randone, vicepresidente di Federalberghi Palermo.
E la tradizione premia: nel novembre dell’anno scorso, Baia del Capitano ottiene un riconoscimento come ‘Hotel Storico 2021’ “Confcommercio ha voluto premiare le strutture alberghiere e quelle aderenti portate avanti da oltre 50 anni dalla stessa famiglia. E noi continuiamo a portare avanti una realtà su cui abbiamo sempre creduto, lavorando per far crescere la destinazione. Noi albergatori siciliani portiamo avanti le nostre strutture soprattutto per il valore affettivo e umano che le caratterizzano, oltre che per un fatto imprenditoriale”.
La storia si coniuga con la componente dell’innovazione, adeguandosi alle nuove richieste di un turismo estero, e non solo nazionale, sempre più esigente.
“Il mondo turistico si evolve in continuazione, le esigenze cambiano e noi dobbiamo dare, compatibilmente con le possibilità che ci vengono concesse, quelle infrastrutture e quei servizi che la clientela internazionale richiede. Dobbiamo riuscire a stare al passo con le altre destinazioni, nostri concorrenti”, ha così concluso Francesco Randone.