“Messina è meravigliosa, in ogni suo angolo. Ci sono cose che non vediamo l’ora di fare sin dall’11 giugno. Tra queste un esempio emblematico è occuparci di quel cordolo di cemento della linea del tram che oggi danneggia i commercianti. È arrivato il momento di avviare il rilancio della città“. Lo afferma il candidato sindaco del centrodestra Dino Bramanti che si dice convinto di poter centrare il successo alle Comunali del 10 giugno e di poterlo fare già al primo turno.
Bramanti, intanto, continua il suo giro dei quartieri di Messina ed evidenzia che “c’è bisogno di rilanciare le periferie in termini di vivibilità, viabilità e ovviamente per dare un senso all’economia locale“.
“Oggi, in compagnia di molti candidati della mia lista – spiega Bramanti – abbiamo girato sul viale della Libertà e sul viale Annunziata per parlare con la gente e fra la gente. Troppo spesso i commercianti sono penalizzati da una viabilità troppo caotica e disordinata: basti pensare, ad esempio, al cordolo di cemento della linea del tram che crea solo inutili barriere e ulteriori complicazioni al traffico e allontana i consumatori dai negozi e ai marciapiedi troppo piccoli e spesso dissestati. Basta veramente poco migliorarsi, ma bisogna iniziare”.
Bramanti, che lunedì scorso ha preannunciato la sua volontà di non fare più altri confronti politici con i candidati a sindaco e di dedicarsi al confronto invece con i cittadini, in queste ore ha avuto modo di incontrare i cittadini anche in centro scommette sui giovani come forza trainante della prossima legislatura: “Tanti giovani mi hanno accolto, sono loro la linfa e il futuro su cui investiremo nei prossimi cinque anni”.
E, intanto, Bramanti non ha perso il contatto nemmeno con il mondo della sanità al quale ha sin qui dedicato in prima linea la sua vita e che lo vede da sempre protagonista nella sua professione: “Non solo giri nei quartieri. Qualche ora fa ho incontrato l’ordine dei medici per presentare il mio programma e le tante idee per migliorare il sistema sanitario a Messina. Sono stato particolarmente emozionato di incontrare il mio ordine professionale, il mio presidente, Giacomo Caudo ed i miei colleghi, con i quali ho portato avanti in questi anni tante battaglie per i malati. E le porterò avanti, sempre con forza, anche se dovessi diventare sindaco della nostra città. È stato bello rivedervi. Oggi sono tornato a casa”.