La fantasia non manca, ma chi sperava di farla franca è stato beccato (alcuni anche in flagranza). Il “classico” è una persona nascosta sotto la scrivania a suggerire le risposte esatte. Ma c’è chi è andato sull’ipertecnologico ed ha usato la funzione duplica schermo, chi è rimasto connesso anche con la tv e chi si è affidato agli auricolari nascosti dai capelli fluenti. Per tutti i furbetti del maxi concorso da 341 posti al comune di Messina (QUI) stanno arrivando le esclusioni.
I PRIMI FURBETTI
Al momento i verbali di esclusione riguardano i primi concorsi per i quali la società che ha gestito le prove telematiche (tutte da remoto), la Selexi srl, sta ultimando i controlli delle registrazioni. Fuori tre furbetti che hanno partecipato alla prova per 50 posti di istruttore amministrativo (superando il test a risposta multipla grazie a raggiri) e tre che hanno tentato il concorso per 5 posti di funzionario area vigilanza.
PROVE DA REMOTO
Dal covid in poi i concorsi possono essere espletati (soprattutto quando è elevato il numero dei candidati) in modo telematico anche da remoto. E’ ormai prassi che quasi tutte le amministrazioni si rivolgano a società specializzate nel settore ed il Comune di Messina si è affidato alla Selexi S.r.l., specializzata in selezione del personale e procedure concorsuali pubbliche, mediante l’utilizzo di strumenti informatici e piattaforme digitali da remoto. Solo la prova orale si svolge in presenza. La società ha gestito e sta gestendo le fasi preselettive e della prima prova scritta garantendo l’adozione di soluzioni tecniche che assicurano l’identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità. I candidati prima di svolgere le prove da remoto devono necessariamente fare un training per la verifica della strumentazione a disposizione durante la quale vengono anche ribadite le regole di partecipazione.
OGNI PROVA REGISTRATA
Durante la prova effettiva gli assistenti d’aula controllano da remoto il rispetto delle regole e viene registrato lo svolgimento degli esami di ogni singolo candidato. Insomma, se fai il furbetto ti beccano a meno che non ti aiuta l’uomo invisibile. E’ così accaduto che la commissione a conclusione della prova d’esame abbia avuto perplessità su alcuni elaborati e segnalazioni sul comportamento di alcuni candidati. E’ stata quindi fatta una verifica delle registrazioni delle prove di alcuni partecipanti.
LE VIOLAZIONI
La società ha quindi scoperto che c’era chi ha trovato modo di connettersi alla Tv (usato come pc), chi ha applicato la funzione duplica schermo del MacBook. Per tre furbetti c’era qualcun altro nella stanza (quello bravo che suggeriva le risposte). In uno dei tre casi il suggeritore era sotto la scrivania. Alcuni sono stati colti in “flagranza” come il caso di un candidato che leggeva la domanda a voce alta e poi attendeva prima di scrivere la risposta. Quando l’assistente d’aula (il proctor) gli chiede di mostrare le orecchie il candidato inizia a tossire, a guardarsi intorno, poi abbandona la postazione per andare a bere e al rientro fa vedere le orecchie.