Una vasta attività di controllo straordinario del quartiere di San Giovanni Galermo è stata svolta, nei giorni scorsi, dalla Polizia di Stato.
L’operazione, coordinata dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nesima, ha visto impegnati i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, che hanno fornito una cornice di sicurezza durante i controlli, e le unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, impegnate nelle attività di ricerca di sostanze stupefacenti.
Grazie ad un’attenta e costante attività di osservazione e monitoraggio, effettuata anche da personale in borghese del Commissariato, è stato possibile sorprendere un pregiudicato catanese di 29 anni mentre spacciava davanti al portone di un’abitazione di via Balatelle. L’uomo è stato fermato e, sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di due dosi di cocaina di circa 3 grammi, già pronte per essere smerciate, oltre 160 euro in banconote di piccolo taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio. Dagli accertamenti eseguiti nell’immediatezza dai poliziotti, è stato possibile rilevare come il 29enne, denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, fosse già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
L’azione di contrasto allo spaccio di droga è poi proseguita in via Capo Passero e strade limitrofe grazie alle ricerche del cane poliziotto “Maui” il cui fiuto ha permesso di trovare 850 grammi di marijuana, che gli spacciatori avevano tentato di nascondere in una cavità della facciata di un condominio. La droga trovata è stata sequestrata a carico di ignoti, ma sono in corso ulteriori accertamenti per risalire all’identità degli spacciatori.
Sempre in via Capo Passero, i poliziotti hanno effettuato alcune perquisizioni domiciliari presso soggetti noti alle forze dell’ordine; a casa di uno di essi, un 27enne con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato scoperto all’interno di un garage un vero e proprio deposito di gruppi ottici appartenenti al modello di Fiat 500X. L’uomo, interrogato sulla provenienza dei numerosi gruppi ottici trovati, non ha saputo fornire giustificazioni plausibili al riguardo e, pertanto, è stato denunciato per il reato di ricettazione.