La pandemia da Coronavirus sembra pronta a innescare una “bomba sociale” a Palermo.
L’ennesimo gruppo privato su Facebook che inneggia alla rivoluzione e a proteste di piazza. Il gruppo si chiama “rivoluzione nazionale”. La maggior parte degli utenti che ne fanno parte sono palermitani. Slogan che inneggiano di ridurre a ferro e fuoco la città e tanta rabbia si legge tra le parole che vengono condivise nel gruppo che vanta circa duemila utenti attivi.
Video in cui ci sono palermitani che mettono la propria faccia e denunciano la crisi economica che le persone stanno affrontando. Ma la parola chiave che accomuna tutti è la rivoluzione. “Ama a scinniri ne piazzi. Tutti“, scrivono.
E c’è anche chi cerca di organizzarsi per svaligiare i supermercati o i tir che contengono prodotti alimentari . A Palermo inizia ad esserci fame e il mal contento in merito alla politica e le poche certezze economiche che in questi giorni stanno avendo i cittadini potrebbero fare da miccia e far scattare turbolenza sociale.
“Inammissibile per chi come me lavorava in nero pagare le bollette e continuare a pagare il mutuo. Il decreto sospensione mutui e solo una presa per il culo! Mi bloccano la parte fissa però vogliono pagati gli interessi che sono ovviamente di più della parte fissa!! Ne ho piene le palle di questo Stato merdoso e manipolatore!!“, afferma Marco.
“Io sono pronto a fare la guerra”, dice Ignazio.
“Maschere e mazze verso i palazzi dei propri comuni… buttare tutti fuori ma non toccare ne rubare nulla… – urla sul gruppo Cosimo – al fine che saranno tutti fuori raccogliere tutti gli effetti personali e consegnarli in un sacco nero fuori… non appena verra qualche telegiornale sempre in maschera e mazza in mano si dichiarano le intenzioni e motivazione dell occupazione e la richiesta del popolo non di 1000 punti ma quei 10 fondamentali ma se siamo 100 per ogni comune attaccatevi al cazzo. Con 40 euro maschera e mazza si trovano… le palle piene le abbiamo anche da vendere. dimenticavo i soldi trovati tutti sparsi nel sacco nero… vedrete loro stavolta litigarsi per quanto era di chi o meno“.
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