“Una colossale presa in giro nei confronti dei comuni e dei nostri concittadini più in difficoltà”, così i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali della Lega in Sicilia che, con una nota durissima, si scagliano contro i provvedimenti annunciati nella sera di sabato 28 marzo, dal Presidente del Consiglio per fare fronte all’emergenza economica e sociale determinata dalle restrizioni imposte per l’epidemia da Coronavirus.
“Siamo davanti ad una vergognosa elemosina fatta con i soldi dei comuni – spiegano nella nota degli amministratori del Carroccio in Sicilia – i 4,3 miliardi annunciati sono solamente un anticipo di trasferimenti a valere sul fondo di solidarietà, si tratta dunque di risorse dovute e già iscritte nei bilanci di previsione delle nostre amministrazioni. Le nuove risorse invece sarebbero appena 400 milioni che andrebbero ripartiti per quasi otto mila comuni, una goccia in un incendio”.
A preoccupare i sindaci leghisti sono anche le aspettative create dall’annuncio del premier tra i cittadini più in difficoltà.
“E’ evidente che da lunedì ci troveremo alla porta dei nostri comuni migliaia di cittadini in difficoltà economica e purtroppo con queste risorse non saremo in grado di soddisfare tutte le richieste con l’aggravante che poi tra un paio di mesi le amministrazioni comunali non saranno nelle condizioni di garantire i servizi essenziali. Giocare in questo modo sulle difficoltà dei comuni e dei nostri cittadini disperati è inaccettabile” scrivono ancora gli esponenti della Lega.
Giudizio ben diverso per il Presidente della Regione Musumeci da parte dei sindaci della Lega: “apprezziamo invece la scelta della giunta regionale – scrivono i sindaci della Lega che confermano il giudizio positivo di Salvini che ieri aveva dato sostegno al governatore della Sicilia – che destina cento milioni veri che saranno gestiti dai comuni per l’assistenza delle famiglie meno abbienti”.