“La Dc plaude al Presidente della Regione, Renato Schifani, nel suo lungo dialogo col cardinale Zuppi, durante il convegno promosso dal Presidente della CES e da On D’Agostino, per aver aperto, agli studenti migranti, le porte della Sicilia in favore dello Ius scholae“. Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della Dc.
“La Democrazia Cristiana, sull’argomento, è strettamente legata ad un principio di diritto universale dalle radici antiche che si lega strettamente alla filosofia del diritto naturale. Siamo politicamente affini a Platone ed Aristotele, che già discutevano dell’esistenza di norme di giustizia che trascendessero le leggi particolari delle città-stato; abbiamo superato l’epoca romana quando i giuristi distinsero tra le leggi specifiche di Roma – ius civile e ius gentium – e un diritto comune a tutti i popoli, che poteva essere considerato un precursore di un concetto universale di giustizia. Siamo ‘democristianamente’ legati a San Tommaso d’Aquino e al pensiero cristiano che sviluppò la concezione di una legge divina universale, che gli uomini avrebbero dovuto seguire e riconoscerne i principi di giustizia validi per tutti gli esseri umani“, continua.
“Lo Ius Scholae è un buon passo avanti rimanendo, altresì, convinti che la nostra posizione sia quella dello Ius Universale l’unico riconosciuto nel diritto internazionale e nei trattati sui diritti umani che sanciscono principi fondamentali validi a livello globale. E, mentre alcuni sottolineano l’importanza del relativismo culturale e delle specificità giuridiche di ogni popolo, la nuova Democrazia Cristiana sostiene che non possano che esistere norme valide per tutta l’umanità. Ritengo che l’idea di uno Ius universale sia oggi essenziale nei settori del diritto umanitario, del diritto ambientale e della giustizia internazionale“, conclude Cuffaro.