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La conferenza stampa

Cuffaro rinuncia alla melina: “Non sarò candidato alle Europee”

martedì 14 Novembre 2023

Una pungente polemica tra Totò Cuffaro e alcuni giornalisti che sono tornati all’attacco sulla vicenda personale dell’assessore regionale alla Famiglia e al lavoro Nuccia Albano, prima dei iniziare la conferenza stampa organizzata dal gruppo parlamentare della Democrazia cristiana per raccontare un anno di attività parlamentare.

Il segretario nazionale rompe gli indugi e chiarisce una volte una per tutte che non si candiderà alle Europee o in altre competizioni. “Stiamo valutando quale sarà la nostra posizione per le elezioni, posso dire che siamo dentro la storia del Ppe e stiamo lavorando per fare rassemblement sotto il Partito popolare europeo”.

Il bilancio è positivo e a dare i primi numeri è il capogruppo a Sala d’Ercole Carmelo Pace che sui valori “lavoro e lealtà” ne fa il suo motto. “Ascoltare le persone fa fare il salto di qualità”, ha aggiunto Pace. “A settembre di un anno un quotidiano nazionale aveva pubblicato un sondaggio dando la Dc all’1,7%. Chiamai Totò Cuffaro alle 7 del mattino, segnalandogli il dato del sondaggio, mi liquidò in 2 secondi rispondendo: un motivo in più per correre”.

Il risultato delle urne poi fu del 6,50%, e nell’arco di un anno “Credo che sia diventato almeno il 13%. E questo si deve al nostro segretario Totò Cuffaro”. Ha ribadito il fedelissimo dell’ex presidente della Regione, di fronte ai diversi dirigenti e amministratori locali del partito.

Ma non sono mancate le boccate amare. Colpevoli gli alleati? La presenza e l’incursione dei democristiani all’Ars “hanno cambiato gli equilibri regionali”, ha detto il presidente della commissione Affari istituzionali, Ignazio Abbate.

Pace, infatti, lamenta gli attacchi degli alleati di centrodestra. “Chiederò personalmente nell’aula dell’Ars se anche noi siamo autorizzati ad attaccare gli alleati e se noi, che siamo forza leale del governo Schifani, siamo autorizzati ad attaccare il governo come ha fatto qualche alleato. Stiamo contribuendo onestamente alla crescita del nostro partito, piaccia o non piaccia”, ha aggiunto Pace.

Al vaglio dell’Ars c’è il Collegato ter, altra questione discussa durante la conferenza stampa. Troppe mance? “Se il governo meloni va a Bruxelles per chiedere investimenti per l’Italia, allora è capace. Se Schifani va a Roma per chiedere finanziamenti, allora va bene. Se noi parlamentari ,che abbiamo riferimenti territoriali ed eletti dai territori, e nella manovra chiediamo finanziamenti, le nostre sono mance. Vi sembra normale?” afferma Pace.

Secondo l’assessore agli Enti locali Andrea Messina, il maxi emendamento alla manovra correttiva contiene l’80% di quelle che “chiamano mancette” che sono destinate ai Comuni. “Non mi vergogno a dirlo – afferma Messina –, ce ne fossero di queste mancette che danno soldi ai Comuni che così possono offrire più servizi ai cittadini, non c’è nulla di cui vergognarsi. Ritengo che uno dei doveri della Dc è quello di sostenere gli enti locali”.

Messina ricorda che i comuni siciliani, ai quali la Finanziaria ha destinato 350 milioni, erogano i servizi essenziali alla cittadinanza che non avendo le risorse opportune sono costretti a tagliare molti di quei servizi. Contributi, anche quelli per finanziare le attività culturali, aiutano le casse comunali e quindi mettono in moto l’economia. Tutte misure volte a dare maggiori respiro alle casse in rosso. E purtroppo i comuni in dissesto aumentano come quello di Gela.

“La Dc è un partito, un gruppo di amici che ha cultura di governo per risolvere i problemi reali dei cittadini”, ha detto Ignazio Abbate che tra i tanti provvedimenti citati, ha sottolineato l’impegno della Dc per i precari Asu. “Finalmente le migliaia di Asu saranno stabilizzati definitivamente e diventeranno dipendenti”, ha detto Abbate. “La presenza e l’incursione della Dc ha cambiato gli equilibri politici, e ogni attività sarà sotto la lente d’ingrandimento”.

 

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