Quando, nell’estate del 2019 fece salire Cateno De Luca sul palco di piazza Unione Europea a conclusione dello “Spettacolare sbarco di don Giovanni d’Austria”, mai avrebbe pensato che di lì ad un minuto, con il microfono l’allora sindaco avrebbe annunciato d’averlo individuato come il nuovo assessore alla cultura. Non sapeva Enzo Caruso, che alle elezioni del 2018 con il movimento Liberi e forti aveva sostenuto il candidato del centrosinistra Antonio Saitta, che per un anno intero Cateno lo aveva “studiato” come instancabile operatore di eventi culturali. E quando una crisi di giunta portò fuori l’ex assessore ecco che De Luca pensò più al merito che all’appartenenza politica.
L’ospite della 32esima puntata di donna Sarina è l’assessore alla Cultura ed al Turismo Enzo Caruso, docente di matematica e fisica, ex ricercatore all’Università, appassionato di storia patria e di tradizioni, nonché Cavaliere della Repubblica.
Assessore dal 2019 con il sindaco Cateno De Luca e da giugno 2022 con Federico Basile, garantendo quindi continuità a progetti ed iniziative.
Eppure tutto è iniziato con lo sguardo sbigottito di Caruso, all’epoca organizzatore dello Spettacolare sbarco di don Giovanni d’Austria (QUI), alle parole di De Luca.
“Per tanti anni ho cercato di mettere al servizio della mia città il mio impegno, le mie idee ed iniziative, soprattutto la passione che è quella che smuove il mondo, ma sono stato sempre messo alla porta. L’unico a cui non avevo mai proposto nulla è stato Cateno che per un anno ha osservato le manifestazioni che organizzavo, dalle mostre agli eventi per le fortificazioni, alle rievocazioni storiche. Si è accorto che c’erano sempre le sale piene, perché per me è fondamentale essere al servizio della città”.
Lo spirito di servizio lo ha “respirato” sin da piccolo, da lupetto con gli scout, un’esperienza che non solo lo ha formato ma considera un modello da applicare in ogni ambito della vita e che gli è stata di grande utilità nella carriera da docente.
“Io parto dal principio che si impara da piccoli a diventare grandi. Con gli studenti dico, una cosa è istruire un’altra educare. Le nozioni fanno parte dell’istruzione ma educare significa conoscere davvero gli studenti, trovare il modo di formarli veramente. Insegno matematica e fisica eppure sono sempre riuscito a usare il linguaggio più adatto”.
Caruso ha delega alla Cultura ed al Turismo ed è riuscito in questi anni (nonostante il periodo del covid) a mettere sul campo iniziative che stanno ponendo le basi per il Brand Messina, città degli eventi. (QUI) L’occhio non è soltanto ai turisti, ma anche agli stessi messinesi che non conoscono i propri tesori.
“Non c’è turismo se non c’è cultura. Una pietra non vale niente ma se ti dimostro che su quella pietra si è seduto Garibaldi, ho attivato il meccanismo che porterà flussi turistici. E’ importante unire teoria e pratica, la teoria è la cultura, il turismo è la pratica”.
Si considera un “centrocampista” più che un bomber, il calciatore che dà la palla e fa squadra, un concetto base anche per lo scoutismo e che ha messo in pratica nelle due amministrazioni De Luca e Basile. In realtà ha giocato a rugby che è un gioco sì di squadra ma che t’insegna che la palla si dà al compagno dietro e che sempre hai alle spalle gli altri compagni.
La prima edizione dello Spettacolare sbarco di don Giovanni d’Austria (manifestazione che oggi è di livello nazionale), nel 2009 la realizzò su suggerimento (e soldi) messi a disposizione da Venezia, utilizzando i compagni della squadra di rugby come comparse e vestiti d’epoca messi a disposizione dalla provincia.
“Vogliamo far sì che Messina punti sempre in alto. Con Federico Basile siamo in perfetta sintonia a concretizzare tutte le idee che mirano a questo obiettivo. In estate abbiamo organizzato la prima caccia al pescespada nel lago di Ganzirri….Uno spettacolo nello spettacolo… che replicheremo nei prossimi anni”.
Scout, giocatore di rugby ma anche musicista componente del gruppo i “Truvatura”, nato nel 1979 nel periodo della musica etnica e popolare. Girando con gli scout per paesini e montagne erano riusciti a raccogliere un enorme patrimonio di racconti, tradizioni, canti, che gli anziani pastori e contadini avevano tramandato di generazione in generazione. “Dai canti di Federico II a quelli dei moti del ’48 abbiamo unito contaminazioni moderne”.
Appassionato di storia e di tradizioni, si è impegnato per la possibilità di fruire la rete delle fortificazioni di Messina, ma anche la valorizzazione del patrimonio archivistico. Questo è l’anno di Messina Città di Antonello (QUI), e il sottosegretario alla cultura Sgarbi ha già annunciato sorprese (QUI), nonchè sul piano del turismo ha messo a punto Visit Me, gli info point per i turisti.
“L’obiettivo non è semplicemente far venire i turisti a Messina, per un evento o quando sbarcano dalla nave da crociera, ma farli restare”.
Con questo obiettivo si terrà dal 18 al 21 ottobre il primo meeting del turismo, che vedrà gli operatori del settore in una quattro giorno di “esperienze dal vivo” e di incontri con chi lavora in città nel campo.
“Del resto la promessa degli scout è questa: fare sempre del mio meglio”.