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Dal 20 al 23 aprile a Palermo la “Fiera della Biodiversità alimentare”

venerdì 14 Aprile 2017

Torna in Sicilia la 3ª edizione della Fiera della Biodiversità Alimentare del Mediterraneo. La kermesse internazionale che mette a confronto aziende agroalimentari, produttori e coltivatori “agrifood” del Mediterraneo, istituzioni, enti pubblici e mondo della ricerca, per “fare rete nel settore” e promuovere una corretta alimentazione fatta di cibi semplici, rurali e poco trasformati, come quelli tipici della dieta mediterranea, già patrimonio Unesco dal 2010.

La giornata di apertura della terza edizione si svolgerà giovedì 20 aprile con un convegno su “Normative, disposizioni, bandi, opportunità e strategie di sviluppo per la Biodiversità mediterranea” a Palazzo dei Normanni (sala Mattarella) alle ore 10 nel corso del quale verrà presentato anche il disegno di legge presentato dal vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino (Psi).

Saranno presenti: Giovanni Ardizzone, presidente ARS; Leoluca Orlando, sindaco della Città Metropolitana diPalermo; Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo; Davide Faraone, sottosegretario al Ministero dellaSalute; Antonello Cracolici, assessore all’Agricoltura – Regione Siciliana; Baldassare Gucciardi, assessore alla Salute – Regione Siciliana; Mario Ferrara, Commissione Igiene e Sanità – Senato della Repubblica; Roberto Lagalla, Consiglio Nazionale delle Ricerche. Modera: Bartolo Fazio, presidente Comitato organizzatore Relazioni di: Leana Pignedoli, Una legge nazionale per la dieta mediterranea: stato dell’arte; Antonio Venturino, il disegno di legge su “Biodiversità alimentare e dieta mediterranea”;Franco Bruno, La normativa nelle regioni del Mezzogiorno Calabria e Campania (L.R. 6/2012) – l’Osservatorio; Laura  Di  Renzo, Il processo NACCP per la valorizzazione del paniere salutare mediterraneo; Giuseppe Carruba, SicilyWell-Being Island Action Plan. Interventi: Barbara Evola, Il caso degli asili nido a Palermo. Confronto con il territorio; Enrico Morgante, Il caso del sale iodato; Francesco Pinelli, L’agroalimentare e la strategia regionale dell’Innovazione; Delfina Nunes, La consulta delle Culture a Palermo: cibo, cultura, relazione.

“La Sicilia ha un patrimonio unico di biodiversità e tradizioni, che se sposate con innovazione, orgoglio ed interesse scientifico possono essere il fortino alimentare d’Europa – spiega Antonio Venturino -. Il mio disegno di legge nasce dalla necessità che il riconoscimento Unesco oltre a preservare la cultura, la storia e lo stile di vita mediterraneo, sia il presupposto importante per avviare nella nostra Regione iniziative di tutela degli alimenti tradizionali mediterranei e di sostegno della ricerca, dell’informazione e della promozione dello stile alimentare basato sul consumo e la produzione di cibi locali a beneficio della sicurezza alimentare e della sostenibilità. Valorizzare questo patrimonio – conclude Venturino – può avere ricadute positive non solo sulle produzioni agroalimentari siciliane ma anche sulle attività turistiche, sull’enogastronomia e in generale sullo sviluppo”.

Dal 20 al 23 aprile tra i viali dell’Orto Botanico di Palermo si svolgerà il consueto appuntamento con la vetrina delle eccellenze alimentari ed enogastronomiche della tradizione siciliana, quest’anno arricchite dalle raffinate pietanze provenienti da alcuni Paesi del Mediterraneo: profumate “clementine” di Berkane (Marocco), spezie tunisine, zafferano di Kozani (Grecia) ma soprattutto il passito di Pantelleria, la vastedda del Belice, il rosolio di Calatafimi, le lenticchie di Villalba, l’arancia rossa di Ribera, il pistacchio di Bronte e i grani antichi siciliani. Sono soltanto alcuni dei prodotti presenti negli stand della Fiera della Biodiversità Alimentare Mediterranea.

Ma il “Festival della Biodiversità”, organizzato da IDIMED (Istituto per la promozione e la valorizzazione della Dieta Mediterranea), insieme con il Comune di Palermo, l’Università degli Studi del Capoluogo siciliano, l’Assemblea Regionale Siciliana, San Lorenzo Mercato, l’Ipsseoa “Pietro Piazza” di Palermo, l’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri di Palermo e numerosi altri partner istituzionali e commerciali, mira in primis  a “Fare Cultura dell’Alimentazione” attraverso laboratori, presentazioni esclusive (come quella sul tartufo dei Nebrodi e sugli oli “Evo” di Sicilia), workshop, mostre-tematiche, incontri e dibattiti.

“La Fiera si è ormai caratterizzata come momento in cui produttori, operatori del settore agroalimentare e istituzioni si ritrovano insieme per pianificare strategie e nuove opportunità di sviluppo della Sicilia, oggi davvero al centro del Mediterraneo – afferma Bartolo Fazio, presidente del comitato organizzatore della Fiera –. Quest’anno sono previsti due momenti convegnistici, il 20 e 21 aprile, rispettivamente a Palazzo dei Normanni e allo Steri, dedicati al “futuro” della Biodiversità Alimentare del Mediterraneo e alla situazione normativa in materia alimentare”. 

Tra i temi che saranno oggetto di approfondimento durante la terza edizione della Fiera della Biodiversità Alimentare anche quello sulla “sicurezza alimentare e la tutela della collettività. “Durante la manifestazione è anche previsto un momento di approfondimento sullo stato del sistema agroalimentare dei Paesi del bacino Mediterraneo –  prosegue Fazio –  e sulle normativa a tutela della salute dei cittadini”. La Fiera della Biodiversità Alimentare rappresenta la “Expo” di Sicilia e del Mediterraneo dedicata alle aziende coraggiose che contribuiscono allo sviluppo nel rispetto della tradizione e attraverso la tutela e la salvaguardia dei territori.

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