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Un nuovo parcheggio da 150 posti e la continua attività di dragaggio propedeutica all’arrivo delle maxi navi da crociera. Il restyling del Porto di Palermo continua e, grazie a OSP – Operazioni Servizi Portuali, molti cantieri sono praticamente giunti a completamento o procedono senza sosta.
Nel primo caso, si tratta di un’area parcheggio già funzionante, aperta al momento solo all’utenza portuale. Per il presidente di OSP, Giuseppe Todaro, si tratta della prima espressione della città con il porto. A breve, con il completamento dei lavori, una parte dei posti auto verrà messa a disposizione anche dell’utenza esterna. Sia di giorno ma soprattutto la sera, si potrà accedere al parcheggio da via Filippo Patti. In questo modo, l’ingresso al porto sarà soltanto pedonale e permetterà di passeggiare a piedi lungo tutte le aree accessibili al pubblico. Un ulteriore passo avanti verso la realizzazione di un progetto che ridisegna il volto del porto di Palermo nelle opere e, più in generale nella visione concettuale.
Il secondo cantiere, riguarda invece le operazioni di dragaggio. Un’attività costante che deve essere fatta in maniera continuativa e che risulta fondamentale per l’arrivo delle maxi navi da crociera a Palermo.
Come sottolineato più volte anche da Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale, i porti della Sicilia occidentale hanno investito molto sulla crescita del mercato crocieristico. Considerato da più parti strategico per la ripresa dell’economia del territorio, il turismo internazionale con l’arrivo di passeggeri a bordo delle maxi navi, può rappresentare un vero e proprio volano per la ripresa post lockdown non solo per Palermo ma per l’intera Isola. Per questo, l’attività di dragaggio di OSP, risulta indispensabile.
“Vogliamo – dice Todaro – essere il front office dell’accoglienza della città. Per questo, OSP lavora sull’immagine della struttura portuale, sulla formazione del personale e lo fa con un’attenzione al dettaglio, quasi assente in passato”.
La mission del presidente è quella di fornire una serie eterogenea di servizi intesi non più come una tassa da pagare, come un’imposizione fine a sé stessa ma, come un’opportunità in più rivolta all’utenza nel suo complesso.
Per Todaro, “La visione del porto intesa come area di degrado va stravolta. Vogliamo diventare nel nostro piccolo una Svizzera. Un obiettivo non utopistico per fare diventare il porto un’eccellenza”.