Il sindaco Roberto Lagalla, lunedì scorso, aveva nuovamente sollecitato il Ministero della Cultura a nominare il proprio delegato alla Fondazione Teatro Massimo. Richiesta che ha trovato accoglimento nella giornata di oggi. Il titolare del dicastero Alessandro Giuli ha nominato Daniele Anselmo in qualità di consigliere d’amministrazione. Avvocato e professore della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo, Anselmo completa così un’organigramma nel quale già comparivano il giornalista Gaspare Borsellino (scelto dal presidente della Regione Renato Schifani), l’imprenditrice Marcella Cannariato (selezionata dal sindaco Roberto Lagalla) e l’avvocato Federico Farina.
Strada libera per il Betta bis
Una nomina che quindi libera la strada alla ricerca del nuovo sovrintendente. Anche se nuovo si fa per dire. Ciò visto che il favorito numero uno per lo scranno di piazza Verdi rimane l’uscente Marco Betta.
Soddisfatto il sindaco Roberto Lagalla. “Ricevuta la ratifica della nomina, da parte del Ministero della Cultura, del componente del Consiglio d’indirizzo del Teatro Massimo, il docente e avvocato Daniele Anselmo, al quale rivolgo il mio benvenuto e l’augurio di buon lavoro, ho incontrato oggi il Collegio dei revisori della Fondazione del Teatro Massimo per delineare i passaggi delle prossime sedute, volte, nel rispetto dei tempi di convocazione, ad insediare ufficialmente il Consiglio di indirizzo e a definire le procedure di designazione del nuovo sovrintendente. L’incontro di oggi – ha aggiunto il primo cittadino – è stato l’occasione per fare il punto della situazione sui lavori portati avanti negli ultimi due mesi, con l’auspicio di proseguire nei successi che negli ultimi due anni ha fatto registrare il Teatro Massimo, grazie al fondamentale apporto di tutte le maestranze e di tutti i lavoratori”.
Un profilo che si posiziona certamente in quota sindaco e che potrebbe sbloccare finalmente la partita delle nomine delle società Partecipate del Comune di Palermo. Scacchiera ad incastro dal quale dipende il futuro di numerose aziende, fra le quali figurano anche Amap e Gesap.