Che Cateno De Luca sia “corteggiatissimo” è ormai fatto noto, soprattutto dal centrodestra, e soprattutto dopo la vittoria al primo turno a Messina.
I rapporti con il coordinatore regionale di Forza Italia nonché presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè sono stati spesso altalenanti ma nelle ultime settimane sono diventati pessimi.
Così Cateno, ormai in corsa per la presidenza della Regione Siciliana, è stato in missione romana per alcuni incontri con i big della politica e non nasconde di aver ricevuto “proposte indecenti”.
E anche stavolta ha detto no. Peraltro, numeri e grafici alla mano ha anche spiegato che lui i voti li prende al centrosinistra in particolare al M5S e che non è un uomo di centrodestra. L’ultimo corteggiamento a quanto pare è targato Forza Italia e lo vedrebbe in tandem con una donna, la parlamentare ed ex ministra Stefania Prestigiacomo.
“ È evidente che la mia incursione romana ha già sortito i primi effetti- scrive De Luca– Gianfranco Miccichè sembra sia talmente disperato da aver adesso provato a puntare su Stefania Prestigiacomo quale candidata alla presidenza della regione per il centro destra. Si stanno riproponendo a Palermo le stesse dinamiche che abbiamo visto a Messina con la sindrome del pastazzu! (lo scarto di agrumi triturato che viene dato da mangiare ai porci). Stiamo assistendo giornalmente al festival del candidato alla disperata ricerca di quello giusto da contrapporre alla mia candidatura”.
L’ex sindaco di Messina spiega di aver discusso con Dino Giarrusso quanto sta accadendo dopo la nascita del movimento per le Politiche del 2023 Sud Chiama Nord.
“Al momento posso solo dire che il mio impegno è rivolto a garantire la ricandidatura di Nello Musumeci. Il “pastazzu”,lo dico anche al mio amico Miccichè, non può essere la soluzione giusta.” E annuncia imminenti venti di guerra anche all’interno della Lega siciliana.