Bloccata per il parcheggio, la pratica per la costruzione del Decathlon a Palermo ferma al palo per un parametro che non è stato rispettato nel progetto. Non ci sarebbe la corrispondenza, disposta dal regolamento edilizio, tra il numero di posti auto e la superficie del punto vendita previsto al posto dell’ex stabilimento “Coca cola” di via Nicoletti. Il comune parla adesso di “complessità tecniche” da risolvere: un modo diplomatico per dire che la realizzazione del grande centro commerciale di articoli sportivi è una partita a ostacoli.
Ci sono altri ostacoli ma antecedenti al mese di gennaio quando tutto sembrava in divenire, quella del parcheggio invece pare sia la tegola che ha messo il freno a mano in quest’ultimo periodo. Eppure, a gennaio 2019, appena tre mesi fa, i toni dell’Amministrazione comunale, per bocca dell’allora assessore alle Attività produttive Sergio Marino, erano ben diversi, quasi trionfalistici per il “colpaccio” dell’apertura del Decathlon. “Siamo ormai alle battute finali – affermava l’assessore Sergio Marino – da qualche giorno abbiamo ricevuto il via libera dall’avvocatura. Pur con qualche difficoltà a causa della mancanza di personale, e con i tempi scanditi dalla legge, siamo riusciti a istruire la pratica“.
La zona in cui doveva/dovrebbe sorgere (speriamo a questo punto non sia detta l’ultima parola) il punto vendita si trova in zona “D1”. In precedenza ricadeva in zona “B2” (nel corso degli anni pare sia intervenuta una variante): in quella stessa via Nicoletti doveva nascere un grande cinema multisala che poi non si è fatto più. Per trovare un impiego fruttuoso di quest’area sono trascorsi diversi anni. Ad ottobre scorso, invece, la Co.San. di Palermo ha depositato al Suap, lo Sportello Unico attività produttive del Comune, il nuovo progetto per il Decathlon. Inoltre, su quell’area sorge un immobile sequestrato da tempo, altra tegola non di poco conto.
Insomma, una situazione intricata che fa preludere allo stop quasi definitivo, tanto che Giulio Tantillo, consigliere comunale e componente della commissione Urbanistica, chiede adesso di vederci chiaro affermando anche che “il regolamento edilizio è da modificare”.
“Il parcheggio previsto dal piano non è sufficiente, quindi il problema in questione esiste perché non è adeguato”, spiega al telefono dopo aver parlato con chi si occupa della pratica. “I posti auto dovrebbero essere di più rispetto alla quadratura dell’impianto”. “Poi – continua – c’è anche un ulteriore ostacolo per via di un processo penale che riguarda l’edificio e altri problemi con la proprietà”.
Quindi è corretto dire che il problema parcheggio sussiste? “Sì, il rilievo è stato mosso. Ad ogni modo il presidente della commissione Urbanistica, Giovanni Lo Cascio ha scritto all’assessore alle Attività Produttive per chiedere un incontro. È stata disattesa la direttiva del suo predecessore, Sergio Marino, che prevedeva un collegamento con le commissioni di competenza per ciò che concerne le grandi strutture. Dopo Pasqua chiariremo la questione con l’assessore Leopoldo Piampiano“.
Quest’ultimo si è insediato a marzo e afferma di non essere a conoscenza di uno stop dovuto al “problema parcheggio”: “Sto seguendo la questione – spiega – e gli uffici mi hanno manifestato la necessità di agire con prudenza per un immobile che è oggetto di un processo penale. Chiaramente non si può perdere di vista un percorso che deve essere corretto e di garanzia per tutti. Da cittadino e da amministratore ho tutto l’interesse che una realtà economica come Decathlon investa a Palermo. Però non credo che il problema sia legato al parcheggio, ancora non abbiamo registrato questi rilievi dall’ufficio tecnico”.
“Comunque – conclude – la questione si sta ancora istruendo, non c’è un diniego e la pratica al Suap esiste, probabilmente c’è un equivoco di fondo sulla questione ma la priorità è superare gli ostacoli”.
Ieri, abbiamo tentato di contattare l’assessore che ha preceduto Piampiano, Sergio Marino, che, come scritto sopra, a gennaio aveva parlato di “un progetto alla battue finali” ma non è stato possibile raggiungerlo telefonicamente.
Intanto, la vicenda è finita anche all’attenzione dell’Ars con “un’interrogazione urgente per chiedere di fare luce sui ritardi dell’iter relativo all’eventuale realizzazione di Decathlon a Palermo” preannunciata da Alessandro Aricò, capogruppo di DiventeràBellissima: “Un’economia in crisi da anni come la nostra – sottolinea Aricò – non può permettersi di perdere investimenti milionari di aziende internazionali, disposte a realizzare nuove attività commerciali che creerebbero centinaia di posti di lavoro. In questo come in altri casi, i tempi lunghi della burocrazia rischiano di scoraggiare e allontanare chi ha voglia di investire in Sicilia e noi non possiamo più permettercelo”.
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