L’Agenzia del Demanio sfratta l’Avis di Siracusa e l’Amministrazione del sindaco Francesco Italia non ci sta e prende posizione. All’associazione dei volontari, che si occupa delle donazioni di sangue, è stato intimato di lasciare i locali di Via Von Platen entro 3 mesi ed in pratica non c’è la volontà da parte del Demanio di rinnovare il contratto di locazione.
Il rischio, concreto, all’orizzonte è quello di una riduzione significativa della percentuale di donatori che al momento possono trovare in questa struttura un punto di riferimento e che fra 90 giorni vedranno, invece, le porte dell’immobile di Via Von Platen chiuse e con un servizio che non sarebbe più disponibile.
Non soltanto dal Palazzo Vermexio ma da più parti in città è scattata la mobilitazione ed è stata espressa solidarietà ad Avis. Si fa fronte comune per impedire questa chiusura, tenendo anche conto della posizione strategica che rivestono i locali in cui ad oggi ha sede l’Avis, facilmente raggiungibili per le persone.
Da tempo era nell’aria il provvedimento di sfratto, giunto nelle scorse ore. Non è un fulmine a ciel sereno ma di certo si tratta di una mazzata, che va a colpire una realtà che è punto di riferimento nel tessuto sociale della città di Siracusa. Sul caso è intervenuto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che ha evidenziato come “il Demanio statale, senza avere manifestato apertamente la ragione, abbia deciso di non rinnovare la locazione, lasciando così la città priva di un importante presidio sanitario”.
Per il primo cittadino questa situazione “rischia di avere gravi ripercussioni sugli ospedali e va a colpire le persone fragili, ed è chiaro che bisogna aiutare Avis ed è doveroso che si arrivi ad una soluzione di buon senso”. “In una terra che già fa fatica a raggiungere i livelli di donazioni che si registrano in altre zone del Paese, non possiamo permettere che venga chiusa la locale sede di Avis, che rappresenta un punto di riferimento per la comunità”. Italia ha aggiunto che si farà carico di chiedere un incontro con i responsabili dell’Agenzia del Demanio affinchè si possa fare chiarezza sulla situazione e risolvere il problema. L’obiettivo è quello di èbloccare questo sfratto e salvaguardare Avis.
“Nel luglio 2022 – ha spiegato il presidente di Avis Siracusa, Robert Fortuna – è scaduto il canone di locazione, noi abbiamo fatto immediata richiesta per avere il rinnovo, continuando intanto a pagare il canone di affitto. A luglio del 2023 ci è giunta comunicazione del Demanio, nella quale si intima di lasciare la sede entro 3 mesi. Ma in 90 giorni è impossibile fare un trasferimento, abbiamo anche effettuato dei lavori di adeguamento dell’attuale sede per i donatori e quindi per aiutare i malati. Adesso chiediamo il rinnovo o almeno di poter rimanere qui e trovare una nuova sede, che necessiterebbe di essere allestita e adeguata alle esigenze del servizio”.
Avis Siracusa ha ribadito che “in ogni caso e comunque vada questa vicenda, i malati non saranno mai lasciati senza sangue”.