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Il governo Musumeci chiede allo Stato poteri commissariali per tre anni con lo scopo di realizzare dieci opere pubbliche ritenute strategiche, adottando il ‘modello Genova’. Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, in conferenza stampa, annunciando l’approvazione di una apposita delibera in giunta. “Abbiamo posto più volte l’argomento alla cabina di regia della Conferenza delle Regioni, il premier ogni volta ha evitato di affrontare il tema – ha affermato Musumeci – Non chiediamo di applicare il ‘metodo Morandi’ per tutte le opere, ma per dieci opere che mettono in modo circa un miliardo di euro: dai 30 milioni della cittadella della cultura a Messina ai 700 milioni della Ct-Rg. Ci dica il governo centrale perché a Genova è possibile ricostruire un ponte in un anno, sul cui significato tutti ci siamo riconosciuti, e perché la stessa cosa non possa avvenire in una regione che ha un alto tasso di povertà, una dotazione infrastrutturale fra le ultime in Italia e tempi di realizzazione di 8-10 punti superiore alla media nazionale. Non stiamo chiedendo la luna o il dolce: siamo al pane“.
“Venti mesi fa il ministro per le Infrastrutture disse: ‘La Sicilia è ben oltre l’emergenza, buona parte delle strade provinciali è in condizione post bellica, propongo un commissario sul modello Genova’. Il ministro ci chiese di condividere il nome di un commissario straordinario, noi abbiamo proposto l’ingegnere Gianluca Javolella, provveditore opere pubbliche per la Sicilia: a quasi due anni di distanza, ancora da Roma non arriva alcun segnale. Su 14.500 km di strade provinciali, oltre il 50% è chiuso al traffico, la parte rimanente si presenta in una condizione di assoluta insicurezza“. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci in conferenza stampa. “La Regione non ha alcuna competenza sulla manutenzione delle strade provinciali, che rimane in capo alle Province – ha aggiunto – Nonostante tutto abbiamo messo a disposizione oltre 200 milioni per intervenire su alcune strade provinciali, ma sono rattoppi. Secondo i nostri tecnici servirebbe almeno 1 miliardo e mezzo di euro per rimettere in sesto le arterie provinciali“.
“Ci sono delle opere, come la circonvallazione di Gela, che è stata finanziata nel 2003 e solo qualche settimana fa e’ stato realizzato il progetto esecutivo”. Afferma l’assessore Falcone presente alla conferenza stampa.
“Con il Presidente avevamo pensato a diversi ammodernamenti, ma gli anni passano ed ancora ci sono gare non concluse per lo studio di fattibilita’ – ha aggiunto -. Abbiamo evidenziato i problemi della A19 Palermo-Catania, con numerose deviazioni“.
“E poi – ha ricordato – c’è un ponte Morandi a Genova e un ponte Himera in Sicilia. Col Patto per il sud abbiamo stanziato risorse e meta’ del ponte e’ ancora chiuso al traffico e se non verra’ completato entro il 2022 dovremo restituire svariati milioni di euro all’Europa, cosa che rappresenterebbe un danno enorme“.
Musumeci ha aggiunto: “La condotta dell’Anas è disarmante, riescono a prendere in giro tutti: noi abbiamo fatto finta di stare al gioco. L’Anas è inefficiente e inadempiente. Non escludiamo di mettere in discussione l’accordo quadro: per noi è una zavorra”. Il governo sostiene che “l’Anas in Sicilia ha consacrato il suo fallimento, l’incapacità di sapere rispondere ai propri compiti istituzionali“.
Musumeci ha riferito che l’interlocuzione con l’Anas è stata costante, “ma i cantieri vanno a rilento, al massimo vedianmo 2 operai quando invece ci vorrebbe una forza lavoro adeguata per accelerare le opere, abbiamo chiesto che lavorino anche di sera, ma rimaniamo inascoltati“.
L’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha snocciolato i dati: “Ci sono oltre 2,2 miliardi di euro in pancia all’Anas per 20 opere i cui finanziamenti affondano radici in alcuni casi a 15-18 anni fa”. Falcone ha portato l’esempio della circonvallazione di Gela “finanziata nel 2003, il primo progetto nel 2005: siamo al 2020 e solo qualche settimana fa c’è stato il progetto definitivo, ma non esecutivo. Nell’agosto del 2017 sono stati stanziati 44 mln per la progettazione di 20 opere: sono trascorsi tre anni, aspettiamo ancora gli studi di fattibilità”.