Si intitola “Dieci piccoli gialli” l’ultimo libro, l’ottavo, scritto da Carlo Barbieri e pubblicato a maggio da Einaudi, nella storica collana dedicata ai più giovani “Storie e Rime”.
Il libro, che si avvale delle accattivanti illustrazioni di Chiara Baglioni, ha come protagonista “Francesco, il bambino che tutti chiamavano Ciccio perché in Sicilia è il diminutivo di Francesco, ma forse anche perché era un po’ cicciottello”.
E, vezzo o particolarità di cui ci piacerebbe chiedere all’autore, ogni storia contenuta nel libro inizia sempre con questa descrizione.
Il “giovane Sherlock Holmes”, curioso e intelligente, si trova a risolvere “casi” in cui si imbatte nella sua normale vita di bambino, talvolta in collaborazione con il nonno. Strani furti, misteriose sparizioni, scippi, soprusi: non c’è attività criminale che sfugga all’occhio attento di Ciccio che sa già bene che professione vorrà svolgere da grande, ovvero il commissario di polizia.
E non importa se intorno a sé talvolta qualcuno sottovaluta il suo talento, il piccolo investigatore non si lascia mai scoraggiare e, rimuginando pure nel sonno, arriva a trovare la soluzione.
Con la semplicità che deve riscontrarsi nei racconti destinati ai più piccoli Carlo Barbieri, amante del genere “giallo”, propone dieci racconti che delineano personaggi e vicende sì per ragazzi ma senza trascurare mai forma e stile linguistico, per cui è già noto ai lettori più adulti.
L’ha definita “un attacco di nonnite” Barbieri la scelta di scrivere un giallo, e questo non sarebbe una novità, per giovani lettori, e un tributo anche al nonno paterno, “grande narratore e ideatore di fiabe“.
Autore palermitano, seppur sia approdato ultra sessantenne alla carriera di scrittore, Barbieri dal 2011 ha pubblicato diverse opere ricevendo, tra gli altri, riconoscimenti quali il “Premio Nazionale di Arti Letterarie Città di Torino” con il racconto inedito “L’intervista impossibile in 12000 battute”, che gli è valso anche la segnalazione all’VIII edizione del Premio Antonio Fogazzaro, e il premio al Festival Giallo Garda 2015 con “Il marchio sulle labbra”.