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L’Efebo d’Oro alla carriera nella 41ª edizione del Premio Internazionale di Cinema e Narrativa, nato per sottolineare gli intensi rapporti di scambio tra cinema e letteratura, verrà assegnato al regista tedesco Fatih Akin.
In suo onore nei giorni della manifestazione, dal 13 al 19 ottobre, verranno proiettati una decina di lungometraggi, diversi documentari e cortometraggi.
Fatih Akin è uno dei più interessanti registi tedeschi contemporanei: nato ad Amburgo da genitori emigrati dalla Turchia, si è collocato fin dall’inizio della sua carriera cinematografica in quel vasto mondo di artisti formatisi al confine tra diverse culture, come Robert Guédiguian in Francia, Ferzan Ozpetek in Italia, Josef Fares in Svezia, lo scrittore e regista Hanif Kureishi, già Efebo d’Oro nel 2017, nel Regno Unito.
Autori assai diversi tra loro, ma che condividono un retroterra culturale che affonda le proprie radici in paesi lontani, teatri di massiccia emigrazione in cui hanno luogo profondi strappi nel tessuto umano e sociale.
Il percorso di Akin, partendo dalla riflessione sulle sue origini, lo ha condotto gradualmente verso una maturazione percepibile anche in termine linguistico-stilistici: un autore, in definitiva, che rappresenta in pieno e con notevole coerenza il complicato e contraddittorio mondo contemporaneo.
Durante il Premio saranno proiettati il cortometraggio Geturkt (1996) e sei lungometraggi legati alla sua più sentita tematica, quella del sentirsi stranieri anche in patria.
Si comincerà con Solino (2002), film mai uscito in Italia, dove, a rappresentare gli “stranieri”sono due fratelli emigrati dalla Sicilia; per proseguire con Gegen die Wand (La sposa turca, 2004), vincitore dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino; Auf der anderen Seite (Ai confini del Paradiso, 2007), premiato per la miglior sceneggiatura a Cannes; la brillante commedia Soul Kitchen (2009), Gran Premio della Giuria a Venezia; per passare al recente Der Goldene Handschuh (Il mostro di St. Pauli), straordinario ritratto di un serial killer che agì nei più sordidi ambienti della Amburgo degli anni ’70.
Tra le opere presentate, non mancherà il suo ritratto del panorama musicale contemporaneo di Istanbul, Crossing the Bridge: The Sound of Istanbul (2005).
Il Festival, che si svolgerà a Palermo presso il Cinema De Seta, presenterà due sezioni a concorso: quella dei film tratti da opere letterarie, in competizione per l’Efebo d’Oro, e quella delle opere prime o seconde che partecipano all’Efebo Speciale.
La manifestazione è organizzato dal Centro di Ricerca per la Narrativa e il Cinema, presieduto da Egle Palazzolo e con la direzione artistica di Giovanni Massa; realizzato con il contributo della Regione Siciliana, Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo – Ufficio speciale per il Cinema e l’Audiovisivo / Sicilia Film Commission nell’ambito del Programma Sensi Contemporanei – Cinema e Audiovisivo; Comune di Palermo; sponsor Banca Popolare Sant’Angelo.