La sua elezione all’Assemblea Regionale è stata plebiscitaria con oltre 17 mila preferenze ottenute che lo hanno consacrato come il più votato nel Collegio di Messina. Ma in queste ore quel dato si amplifica anche e soprattutto in relazione al peso del cognome. Luigi Genovese gioisce per il risultato elettorale e prova ad allontanare lo spettro ingombrante delle frecciate e l’eco pressante delle polemiche che ne accostano la sua discesa in campo – e adesso questo risultato – al cognome del padre, Francantonio Genovese.
“Sto vivendo un momento di grande felicità, è stata ed è un’esperienza straordinaria che mi ha coinvolto al 100% – spiega Genovese jr, neoeletto deputato di Forza Italia -. Non avevo mai vissuto uno spoglio in prima persona, ovviamente sono felicissimo. Adesso inizia indubbiamente un’avventura molto importante. E’ normale che la mia famiglia mi abbia supportato. Ho avuto la consapevolezza di affrontare questa candidatura, l’ho portata avanti con convinzione e non era una cosa semplice. C’è stato tanto odio sociale contro di me e tante chiacchiere. Spero di poter incidere nell’attuale distanza netta tra la gente e la politica, nel cercare di rasserenare questo clima di odio sociale che va diffondendosi in modo imperante. La politica invece, a mio avviso, è una cosa bella. Se gli attacchi che mi hanno riguardato avessero riguardato un argomento politico, quindi i contenuti, nulla da dire ma gli attacchi sono stati invece soltanto personali e familiari. Dalle critiche, quando sono costruttive, si impara. Io da quelle critiche non sono riuscito ad imparare nulla”.
“Il candidato sono stato io e la risposta della gente è stata positiva – ha aggiunto luigi Genovese -. Attendo l’insediamento all’Assemblea regionale con la consapevolezza di poter essere il deputato più giovane nella storia del Parlamento siciliano. Nello Musumeci è una persona che ha esperienza e competenza e che potrà essere la persona giusta per rilanciare la Sicilia, aiutando anche Messina e i messinesi“.