Elipista di Taormina verso il bivio finale. Il Cru ha deciso, infatti, di anticipare la seduta prevista per il 13 dicembre e affronterà già lunedì mattina la discussione sulla richiesta di variante al Piano Regolatore Generale presentata dal Comune di Taormina per la trasformazione da provvisoria a permanente dell’elipista realizzata in contrada Bongiovanni (Piano Piscina) in occasione del G7 dello scorso maggio. L’esame del caso elipista era stato messo in agenda dal Consiglio Regionale dell’Urbanistica, come detto, per mercoledì ma è stata anticipata di 48 ore. Dopo una lunga serie di rinvii della trattazione del punto, è ormai prossima, dunque, la “resa dei conti” sull’infrastruttura che il Comune vuole far diventare definitiva e che, invece, la Soprintendenza ritiene “opera abusiva” e “non conferme” in termini paesaggistici ed urbanistici. L’atto cruciale della contesa è arrivato e proprio le Belle Arti avevano sollecitato al Consiglio Regionale dell’Urbanistica la convocazione per tempo della seduta inerente l’elipista anche per far sì che non scattasse nel frattempo il silenzio-assenso alla pratica. In caso di mancata determinazione del Cru scatterebbe al 20 dicembre il via libera automatico alla pratica ed è uno scenario che, ovviamente, il Comune non disdegnerebbe e che rappresenta per i vertici di Palazzo dei Giurati qualcosa in più di un semplice “piano B” nel braccio di ferro ingaggiato con la Soprintendenza sulla vicenda.
Nella questione si è registrata anche la presa di posizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che attraverso un ricorso fatto dal Commissario straordinario per le Opere del G7, Riccardo Carpino, ha ottenuto una sentenza favorevole del Tar di Catania contro l’ordinanza delle Belle Arti che aveva, a sua volta, disposto la messa in pristino dei luoghi e lo smontaggio dell’elipista con relativa disposizione indirizzata a Palazzo Chigi e al Comune di Taormina. La medesima ordinanza degli uffici di Viale Boccetta era stata, in precedenza, revocata dal dirigente generale dell’assessorato ai Beni Culturali. Parere favorevole all’elipista è stato, infine, dato dal Genio Civile.
A rimanere fortemente contrario all’elipista è il Cvsm (ente gestore della limitrofa piscina comunale), che ritiene non sussistano le condizioni per approvare la variante richiesta dal Comune e ha scritto al Cru evidenziando che i terreni dove sorge l’elipista sono gli stessi della piscina e pertanto l’intera area sarebbe da considerarsi in gestione sino al 2026 al Cvsm. Di avviso opposto il Comune, che punta ad incassare il via libera sulla pista per utilizzarla sia per l’elisoccorso per emergenze sanitarie che per uso turistico: per la Giunta il contratto di gestione della piscina col Cvsm sarebbe scaduto il 9 marzo scorso e, di riflesso, sarebbe legittima la delibera di Consiglio comunale votata il 16 febbraio 2017 per la variante al Prg in favore dell’elipista. Sarà il Cru a scrivere ora lunedì mattina la parola decisiva sul caso.